Meteo instabile. Rischio gelicidio e attenzione alle valanghe
Il meteo, dopo le nevicate dei giorni scorsi resta instabile. Secondo Arpa Piemonte, tuttavia, la situazione non dovrebbe assumere caratteristiche emergenziali: «Una vasta area di bassa pressione con il minimo ad ovest delle isole britanniche continuerà anche nei prossimi giorni ad inviare impulsi depressionari associati ad aria umida di matrice atlantica sul territorio piemontese – spiegano dall’Agenzia per l’ambiente – Pertanto persisteranno le condizioni di instabilità per oggi ed i prossimi giorni con precipitazioni a carattere nevoso anche in pianura a causa della persistenza di aria fredda nei bassi strati. Dalla mattinata di venerdì le precipitazioni tenderanno ad estendersi a tutto il Piemonte, ma sulle pianure gli accumuli saranno sempre modesti, di 1-5 cm mentre 10-15 cm potranno essere raggiunti su Alpi Cozie meridionali, Marittime, Liguri e sull’Appennino. Sul settore appenninico al confine con la Liguria e sul Piemonte nord, in particolare a Verbania a Biella, possibile pioggia mista a neve o pioggia congelante. Nel pomeriggio sono previste ampie schiarite con formazione di nebbie in pianura nella notte. Permane l’allerta gialla nel cuneese per nevicate diffuse. Un nuovo moderato peggioramento è previsto per sabato mattina sempre con fenomeni deboli, localmente moderati sul basso Piemonte, a carattere nevoso anche in pianura su alessandrino, astigiano e cuneese mentre sul resto della pianura sarà più probabile la pioggia mista a neve o pioggia congelante. Il rischio di gelicidio c’è anche nelle valli appenniniche al confine con la Liguria».
Cresce il pericolo valanghe: «Nelle ultime 24 sono state registrate ulteriori nevicate sul territorio regionale. Le precipitazioni sono state più intense su Alpi Cozie Sud e Alpi Marittime con punte massime di 30-35 cm. I quantitativi si riducono progressivamente verso nord passando dai 15-20cm di neve fresca sui settori occidentali ai pochi cm su quelli settentrionali. L’ultima nevicata è avvenuta con vento debole e si presenta quindi molto leggera ma ricopre strati di neve recente che contengono evidenti discontinuità sia in termini di densità sia per la presenza di sottili croste interne alternate a cristalli di brina. Il grado di pericolo è 3-marcato sulla maggior parte dei settori e il distacco provocato è legato al debole sovraccarico con la possibilità di sollecitare anche gli strati più interni del manto nevoso. Ancora record di temperatura minima».