Coronavirus, salgono a 4 i casi positivi nel Vercellese
Intanto fino al 15 marzo è prevista la chiusura delle scuole e l'isolamento sanitario
La chiusura delle scuole fino al 15 marzo e l’isolamento sanitario come misure di mitigazione per ridurre il tasso di “attacco” del coronavirus Covid-19 in Piemonte.
Questo quanto spiegato mercoledì pomeriggio, mercoledì 4 marzo, dall’Assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, nel corso della conferenza stampa svoltasi a Torino, nella sala dell’unità di crisi, illustrando i risultati dei modelli epidemiologici redatti su base scientifica e raccolti dallo stesso Assessorato. Dai grafici presentati emerge chiaramente che, quanto più tardi si attua l’intervento di contenimento sociale, tanto più questo perde di efficacia.
L’applicazione immediata di tutte le misure di contenimento (quali la sospensione del lavoro in sede, la chiusura delle scuole e l’isolamento di almeno il 90% dei contagiati) entro le prime 2 settimane dalla scoperta del virus, dovrebbe riuscire sostanzialmente a contenerlo quasi del tutto, ma, più realisticamente, quando questo non è possibile, esistono alcune misure più efficaci di altre, quali, appunto, la chiusura delle scuole e l’isolamento dei contagiati. Le stesse misure, se applicate dopo 3 settimane, potrebbero risultare decisamente meno efficaci, per diventare sostanzialmente inutili, se applicate dopo la 5ª settimana.
L’assessore Icardi, quindi, ha esortato la popolazione a collaborare con il Sistema sanitario nazionale, attraverso il rigoroso rispetto delle norme igieniche, la limitazione il più possibile delle interazioni sociali non strettamente necessarie e l’uso consapevole e appropriato degli accessi ospedalieri.
CORONAVIRUS PIEMONTE: 84 I CASI PROBABILI POSITIVI
Sono 84 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte: 41 in provincia di Asti, 17 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 4 nel Vercellese, più 3 casi extraregione.
Quaranta persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di questi, 21 sono ospitati in reparti di malattie infettive: 8 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 14 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva, 5 sono in altri reparti. Le persone in isolamento fiduciario domiciliare sono 43.
SITUAZIONE PRONTO SOCCORSO
Risultano al momento precauzionalmente chiusi gli ospedali di Novi Ligure e Tortona, dopo il rilevamento di casi di positività che hanno richiesto la sanificazione dei locali e la messa in osservazione dei sanitari coinvolti nelle azioni di assistenza specifica. Un altro caso di contagio, nel pomeriggio, ha reso necessario chiudere precauzionalmente anche il Pronto soccorso, la Rianimazione e la Medicina di urgenza dell’ospedale di Biella.
Questa mattina all’ospedale di Tortona, intanto, è purtroppo deceduto un uomo di 80 anni, cardiopatico, ricoverato nel reparto di Medicina, risultato positivo al test sul coronavirus “Covid-19”. Sono in corso gli accertamenti per definire le cause del decesso, anche tenendo conto che l’uomo non era ricoverato in Rianimazione. Inoltre si stanno gradualmente trasferendo i pazienti in altre strutture in modo da riservare l’ospedale alle funzioni di “Covid Hospital”, come previsto dal nuovo piano di emergenza della rete ospedaliera.
A Novi Ligure e Biella, invece, l’attività tornerà alla normalità non appena saranno completate le operazioni di sanificazione delle strutture.