Roberto Rosso ora è ai domiciliari. Il processo inizierà il 9 luglio
Nel pomeriggio di venerdì 3 luglio Roberto Rosso, ex assessore regionale di Fratelli d’Italia, ha potuto tornare a casa dove resterà agli arresti domiciliari. Era in carcere dal 20 dicembre con l’accusa di voto di scambio politico mafioso. Quasi duecento giorni di carcere preventivo è giunta dunque la svolta da molti sollecitata. Rosso avrà comunque il divieto di comunicazione con l’esterno, può parlare con la moglie e il suo avvocato. Il Gup ha accolto la richiesta dei domiciliari dopo che, per due volte precedentemente, si era opposto all’istanza. Per il reato contestatogli l’ex assessore di origini trinesi è stato rinviato a giudizio. Ha scelto il rito ordinario per potersi difendere in aula.
Il processo inizierà il 9 luglio. Il suo ex partito Fratelli d’Italia (che lo ha espulso poche ore dopo l’arresto) si è costituito parte civile contro di lui.