Smascherati dalla Guardia di Finanza di Vercelli ben 118 lavoratori irregolari

Percepivano indennità e rimborsi spese che non venivano dichiarati al fisco

Sono ben 118 le posizioni lavorative irregolari scoperte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vercelli, nell’ambito di un’ampia attività di polizia economico finanziaria, che ha concentrato la sua attenzione, soprattutto sull’erogazione di indennità di trasferte, indennità sostitutive di mensa e rimborsi spesa, a favore di lavoratori dipendenti impiegati su tutto il territorio nazionale. In base alla ricostruzione effettuata dalla Fiamme Gialle vercellesi, varie aziende operanti nel campo delle costruzione ad uso civile, nello svolgimento dei propri lavori fuori dal territorio vercellese, erogavano indennità di trasferta, indennità sostitutive di mensa e rimborsi spesa, a favore dei propri dipendenti in esenzione del pagamento delle relative ritenute fiscali, non applicando quindi la corretta normativa fiscale che regola questo tipo di corresponsioni a favore dei dipendenti. La normativa vigente, infatti, dispone infatti che le erogazioni di indennità di trasferta, superata una determinata soglia, per il beneficiario assumono rilevanza reddituale e sono pertanto correlati ad altri redditi dallo stesso percepiti. In questo caso quindi trovano applicazione le relative ritenute fiscali per i dipendenti (23%) sul valore complessivo  delle indennità erogate a favore degli stessi. Inoltre ogni altro eventuale rimborso di spese, percepito dal dipendente che non attenga alle spese di viaggio, è assoggettato interamente a tassazione.

Attraverso l’operazione portata a termine dal Nucleo di Polizia Tributaria di Vercelli è stato possibile scoprire il sistema di evasione fiscale messo in piedi dalle aziende vercellesi implicate, che applicavano l’esenzione interamente prevista dalla normativa fiscale non versando nelle casse dell’Erario le relative ritenute. Oltre a ciò, le società coinvolte erogavano in favore dei dipendenti un’indennità sostitutiva di mensa. Tale indennità, che consiste in un’erogazione in denaro, non è soggetta a tassazione allorquando è corrisposta agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo ovvero ad unità produttive, situate in zone prive di strutture o servizi di ristorazione. Le Fiamme Gialle vercellesi hanno invece constatato che le unità produttive delle aziende controllate, erano tutte ubicate in prossimità di luoghi di ristorazione facendo perdere, alle indennità in questione, i requisiti necessari per la loro non imponibilità diventando, di conseguenza, a tutti gli effetti, un normale compenso in denaro e, quindi, da assoggettare a tassazione.

La mancata indicazione di tali compensi nella dichiarazione annuale dei redditi dei 118 lavoratori ha fatto sì che questi dipendenti assumessero di fatto lo “status” di lavoratori irregolari. E’ stato calcolato che i redditi di lavoro dipendenti, percepiti irregolarmente negli anni dal 2006 al 2010, ammontano a complessivi 330 mila euro e le relative ritenute di cui è stato omesso il versamento sono state quantificate in 80mila euro.