L’Iss dà ragione al Piemonte: «Giusto conteggiare anche i test rapidi nel report contagi»
L’Istituto Superiore di Sanità ha certificato che la Regione Piemonte ha comunicato correttamente al Ministero della Sanità e alla Protezione civile il numero dei tamponi effettuati: il report sugli scenari di rischio è giusto che conteggi anche i test rapidi, in quanto non notificarli sottostimerebbe la diffusione del virus.
Nessuna anomalia, quindi, nella trasmissione dei dati, né tanto meno sulla definizione degli scenari che nelle scorse settimane hanno sancito il passaggio del Piemonte prima in zona arancione e poi in zona gialla. Vengono così a cadere le accuse, sollevate nei giorni scorsi, di aver fornito i risultati sia dei tamponi molecolari che di quelli rapidi per far diminuire la percentuale giornaliera delle persone positive. Il tema era stato sollevato a seguito del riallineamento dei dati del Piemonte nel Bollettino quotidiano della Protezione civile, che nei giorni scorsi ha richiesto alle Regioni la trasmissione dei dati relativi solo ai tamponi molecolari. Una scelta che ha portato all’esclusione dal conteggio complessivo di circa 200.000 tamponi antigenici effettuati nelle scorse settimane.