La Regione conferma: “zona rossa” per Crescentino, sorveglianza potenziata per Verolengo, Brandizzo e Verrua Savoia
Attesa per gli ulteriori provvedimenti che Cirio potrebbe assumere oggi
È arrivata nella tarda serata di giovedì l’ordinanza della Regione Piemonte che da oggi, venerdì 5 marzo alle 19, inserisce in zona rossa il comune di Crescentino, in provincia di Vercelli. Il provvedimento era stato anticipato dal sindaco dello stesso Comune con un messaggio su Facebook ripreso da questo sito.
«La decisione – si legge nella nota della Regione – si è resa necessaria, a scopo precauzionale, alla luce di una crescita repentina di casi nell’ultima settimana rispetto alle tre precedenti (in 28 giorni sono stati segnalati 101 casi, di cui 71 negli ultimi sette giorni). Sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado ed è disposta la Dad per gli studenti che vivono nell’area, ma frequentano le lezioni in altri comuni non inseriti in zona rossa».
Previsto anche il potenziamento del tracciamento attraverso i tamponi e la messa in priorità per la vaccinazione degli anziani over80 domiciliati in zona rossa. Sarà inoltre potenziata l’attività di sorveglianza epidemiologica e di contact tracing nei Comuni di Verolengo, Brandizzo e Verrua Savoia.
In quest’ultimo è stato identificato un caso di variante inglese.
L’ordinanza sarà valida fino al 19 marzo.
Crescentino si aggiunge agli altri 22 comuni attualmente zona rossa in Piemonte: 3 comuni in provincia di Torino (Cavour, Bricherasio e Scalenghe), 12 comuni della Valle Po in provincia di Cuneo (Barge, Bagnolo Piemonte, Crissolo, Envie, Paesana, Gambasca, Revello, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Rifreddo, Sanfront) e 7 comuni della Val Vigezzo, nel Vco (Re, Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno).
Nella giornata di oggi sono attese ulteriori decisioni della Regione in base al monitoraggio chiesto già mercoledì al Dipartimento malattie infettive: oltre al già noto provvedimento di sospensione, in tutto il Piemonte, delle lezioni in presenza nelle scuole superiori e nelle classi seconde e terze medie, si potrebbero verificare altre restrizioni per le aree più a rischio.