Truffe agli anziani: collaborazione tra Carabinieri e Curia di Vercelli per prevenire i raggiri
La crisi connessa alla pandemia e la necessità di permanere presso le proprie abitazioni ha prodotto un calo di diversi reati, in particolare i furti ed altri reati di tipo predatorio. Pur non avendo fatto registrare un incremento, sono rimasti sostanzialmente invariati i reati in danno di persone a minorata difesa, in modo specifico le truffe nei confronti di anziani, avvicinati per strada, o, più spesso in casa; un ambiente domestico che potrebbe indurre le vittime a sentirsi, a torto più protette. Meschini raggiri che mirano a carpire la fiducia delle vittime, spacciandosi per dipendenti comunali, ovvero appartenenti alle forze dell’ordine o tecnici del servizio idrico magari infossando pettorine rifrangenti o semplici giacche di colore scuro. In alcuni casi le vittime vengono contattate telefonicamente da parte di sedicenti avvocati che si dimostrano interessati ad aiutarle per risolvere qualche bega giudiziaria, (magari simulando incidenti con colpa a carico di prossimi congiunti), prestazione per la quale però viene richiesto denaro e gioielli al fine di pagare la “scarcerazione” del malcapitato parente. L’emergenza covid ha dato a questi criminali vili e senza scrupoli anche la sponda di controlli per verificare contagi o segnalazione di parenti bisognosi di cure per le quali è necessario pagare il sistema sanitario nazione. Nulla di tutto questo, bene ricordarlo, è vero, ma le vittime che vivono con un atavico rispetto nei confronti di amministrazioni ed enti o che più semplicemente, vedono nei loro parenti l’unica ragione di vita, finiscono col cadere nelle trame di questi criminali.
Da sempre il Comando Provinciale Carabinieri di Vercelli, si è schierato a difesa delle categorie più deboli, avviando una serie di indagini che hanno portato ad individuare gli autori di questi misfatti. In linea con il passato esistono diverse attività di indagine in corso che puntano a debellare questo fenomeno che, pur limitato, fortunatamente, a numeri molto contenuti, costruisce una piaga per la viltà delle vittime prescelte.
Anche sul fronte della prevenzione l’Arma si era attivata con impegno per creare informazione e per tessere una fitta trama di relazioni che consentisse alle possibili vittime di potere segnalare tempestivamente qualunque situazione sospetta. Con la collaborazione dei comuni e della curia, nel corso degli anni, sono stati tenuti incontri presso centri anziani, strutture comunali, oratori. Nel triennio precedente il covid, sono stati 357 gli incontri a beneficio di oltre 6000 persone. Sempre nel quadro di una efficace prevenzione e di sensibilizzazione divulgativa posta in essere da parte dal Comando Provinciale, va collocata la realizzazione, in stretto raccordo con gli studenti del Liceo Artistico “Ambrogio Alciati” di Vercelli, di un dépliant informativo, contenente un decalogo di consigli utili ed i numeri di telefono dei Carabinieri delle dipendenti Stazioni, oltre ad un autoadesivo da apporre sulla porta di ingresso dell’abitazione per ricordare all’anziano che la porta chiusa è la sicurezza migliore e l’importanza di contattare sempre le forze dell’ordine, prima di far entrare in casa degli sconosciuti.
Stampato in oltre 40mila copie, fu distribuito dalle amministrazioni comunali della provincia ai nuclei familiari composti da ultra 65enni.
La pandemia ha imposto una battuta di arresto agli incontri con gli anziani che hanno rappresentato anche la categoria più vulnerabile da parte del virus. Un isolamento che, se da un lato non ha comportato un aumento del fenomeno (per l’impossibilità di circolazione che ha inibito l’operatività dei criminali) dall’altro ha agito negativamente sulla percezione di sicurezza e comunque sulla vulnerabilità di persone che la pandemia ha reso più sole. L’affetto protettivo dei Carabinieri nei confronti dei nostri anziani, non è venuto meno e profittando della idoneità strutturale delle chiese, adeguate alle normative anticovid, grazie alla consueta, generosa disponibilità fornita dalla curia Vercellese, hanno avviato incontri al termine delle funzioni religiose al fine di riportare il fenomeno all’attenzione di tutti, sia anziani che loro congiunti. Inoltre, grazie al contributo di diverse amministrazioni comunali (che responsabilmente si sono fatte carico dei costi di ristampa dei dépliant) si procederà ad una nuova distribuzione degli opuscoli a vantaggio delle potenziali: per evidenti ragioni di sicurezza sanitaria, non sarà una consegna porta a porta, ma una distribuzione che utilizzerà alcuni volenterosi professionisti e strutture che si relazionano frequentemente con le persone anziane: medici di base, farmacie, centri di assistenza. Ancora una volta fare squadra sarà vincente nella prevenzione. L’Arma, come sempre, sarà in prima fila nella prevenzione e repressione di questo fenomeno abietto, svolgendo una azione di vigilanza e di controllo per qualunque situazione sospetta. Chiunque dovesse avere anche solo la percezione di essere in presenza di truffatori, applichi questa regola, semplice e sempre efficace: non ti conosco, non apro e chiamo i carabinieri.