Cerutti: venerdì i sindacati incontrano i curatori fallimentari e i potenziali acquirenti di Bobst
Dopo la notizia della scorsa settimana dell’interessamento del colosso svizzero Bobst per quel che rimane del Gruppo Cerutti, l’incertezza è tornata la nota dominante di questa vicenda. I sindacati confederali intervengono ancora una volta sulla lunga crisi del Gruppo Cerutti ormai in procedura fallimentare.
I sindacati confederali lamentano da mesi l’impossibilità di avviare una interlocuzione seria con la procedura fallimentare per impostare un percorso rispettoso della dignità dei lavoratori coinvolti nella crisi. Porprio per questo martedì scorso si era svolto un nuovo presidio davanti al tribunale di Vercelli. L’iniziativa pare aver prodotto un primo risultato: «Dopo la manifestazione di martedì – spiegano i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm – arriva l’incontro programmato nella giornata di venerdì 21 maggio alle 15.30 con i curatori fallimentari e la direzione della Bobst. Tuttavia nulla trapela sulla volontà di attivare la cassa integrazione Covid a copertura degli oltre 200 lavoratori. Come sigle sindacali abbiamo accettato di partecipareall’incontro ma senza la copertura di un ammortizzatore sociale per noi diventa improponibile iniziare altri ragionamenti. Chiederemo di spostare la discussione sui tavoli del Mise e del Ministero del lavoro, se sarà necessario porteremo i lavoratori davanti alle sedi dei dicasteri. I dipendenti della Cerutti non possono essere abbandonati al loro destino, serve un piano collettivo per salvare posti di lavoro, azienda, marchio e produzioni».