Borgosesia, con l’87% della popolazione vaccinata, è nella “top ten“ piemontese
Borgosesia virtuosa tra i comuni piemontesi per numero di vaccinati: secondo un’indagine di Repubblica, risulta che la città sesiana è al settimo posto in Piemonte con 11.377 vaccinati, pari all’87,04% della popolazione vaccinabile (ossia over 12).
Nell’indagine si sottolinea che il sindaco, Paolo Tiramani, è stato tra i volontari della sperimentazione del vaccino italiano Reithera, elemento che potrebbe aver contribuito a convincere i suoi concittadini dell’importanza di sottoporsi alla vaccinazione: «Non so se questa mia scelta personale possa aver influito sulle scelte dei borgosesiani – dice Tiramani – ma certo noi siamo stati il primo comune italiano ad avviare i controlli massivi tramite i test sierologici, effettuati a maggio 2020 grazie al supporto del dottor Loro Piana, a sua volta un grandissimo sostenitore della necessità di contrastare con mezzi scientifici la diffusione del virus. Sono orgoglioso che la mia città si ponga ai vertici di una regione come il Piemonte, che è a sua volta ai vertici nazionali per il numero di vaccinati e che in questo periodo è ai primi posti per la terza dose». A Borgosesia, per convincere i dubbiosi, si era anche ricorsi ad incentivi quali la possibilità di praticare attività sportiva gratuitamente negli impianti comunali: «Abbiamo lanciato questa sorta di provocazione nella convinzione che, come lo sport è importante per il benessere psico-fisico delle persone, così il vaccino è l’unica arma che abbiamo al momento per difenderci da un contagio potenzialmente mortale – aggiunge Paolo Tiramani – ed effettivamente abbiamo ottenuto una buona risposta: qualcuno ci ha riflettuto, e ha deciso di vaccinarsi».
E a quel 13% scarso che non demorde, cosa dire? «Purtroppo, continua ad esserci una frazione della popolazione che per vari motivi sceglie di non vaccinarsi: io sono rispettoso delle posizioni di ciascuno – conclude il Sindaco – ma ritengo che proprio il rispetto della libertà di tutti ed il senso civico dovrebbero essere alla base di una scelta che, ormai è ampiamente dimostrato, è l’unica in grado di traghettarci fuori da questa perniciosa epidemia. Il mio auspicio è dunque che i dubbiosi ci ripensino, e per il bene della collettività si vaccinino in modo da impedire al virus di circolare e rafforzarsi, e di permettere a tutti di tornare a vivere una vita serena, senza paura di stringere la mano al prossimo».