Vercelli piange la scomparsa di Giuseppe Mero, papà dello “Sceriffo” Vittorio

Il commercio e il mondo dello sport in lutto per la scomparsa di Salvatore Mero, conosciuto da tutti come Giuseppe. Aveva 83 anni. Assieme al fratello Nini, era arrivato da Manduria, nel tarantino, per aprire, un negozio di parrucchiere vicino al Bar Tuttosport “Il Figura”. Ma dopo pochi anni i fratelli Mero si erano trasferiti in via Massaua, davanti allo stadio della Pro Vercelli. E, in breve, il negozio era diventato il punto di riferimento dei tifosi delle bianche casacche. Come il fratello Nini anche Giuseppe Mero era appassionato di calcio, grazie anche al figlio Vittorio, cresciuto nella Veloces, è approdato al calcio professionistico Parma, Crevalcore, Ravenna e Brescia. Proprio con le rondinelle di Carlo Mazzone, Vittorio Mero, “lo sceriffo” come l’aveva ribattezzato Nedo Sonetti, aveva indossato la fascia di capitano durante il trofeo Intertoto del 2001 che vide i bresciani sfidare il Psg. Vittorio morì in un incidente stradale nel gennaio del 2002. Nel ricordo del figlio, assieme alla famiglia, si era speso in occasione dei memorial dedicati a Vittorio. Tutti ricordano Giuseppe Mero come un gran lavoratore e una persona generosa e cordiale. I funerali si celebrano venerdì alle 11,30 in duomo. Giuseppe Mero lascia la moglie  Maria, la figlia Maria Antonietta con il marito Mario, i nipoti Vittorio, Giorgia e Alessandro.