Monitoraggio Coldiretti: danni da grandine e vento in tutto il Piemonte per l’improvviso maltempo
La pioggia era attesa, ma insieme è arrivata anche la grandine. In particolare, in Piemonte, ad essere colpite sono state le zone del Saluzzese, in provincia di Cuneo, del Canavese in provincia di Torino, di Novara e di Vercelli. Tetti scoperchiati e alberi abbattuti, danni a coltivazioni di mirtilli, vigneti e cereali, dal mais al grano. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Piemonte sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo con il traumatico passaggio dal caldo e siccità a piogge con i chicchi di ghiaccio.
«La grandine – fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – è l’evento più pericoloso nelle campagne per i danni irreversibili che in poche decine di minuti provoca nei campi. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi e una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio».