Play off nel vivo e si pensa al futuro
Play off nel vivo e si pensa al futuro. Mentre i verdetti delle retrocessioni in serie D sono stati pronunciati, si salvano nel girone A Albinoleffe e Triestina, retrocedono Mantova e San Giuliano Vity, fermo restando che resta ancora aperta la pratica relativa alla partita tra Pergolettese e Triestina
staremo a vedere. La griglia dei play off ora è questa ⬇️
- Ancona – Lecco.
- Virtus Verona – Pescara.
- Audace Cerignola – Foggia.
- Pro Sesto – Vicenza.
- Gubbio – Virtus Entella
Le gare di andata si disputeranno in queste date
FASE PLAY OFF NAZIONALE
1° Turno – Giovedì 18 maggio (andata) e lunedì 22 maggio (ritorno)
2° Turno – Sabato 27 maggio (andata) e mercoledì 31 maggio (ritorno)
FINAL FOUR
Semifinali – Domenica 4 giugno (andata) e giovedì 8 giugno (ritorno)
Finale – Martedì 13 giugno (andata) e domenica 18 giugno (ritorno)
Quanto alla Pro, mi sia permessa un’umile considerazione, in vista della scelta dell’allenatore e del mercato che verrà, ancora piuttosto lontano. In tutte le categorie, in particolare in serie C occorre equilibrio e va dato atto che la Società Pro Vercelli l’ha sempre usato, ci vuole equilibrio negli investimenti ed equilibrio soprattutto nelle scelte degli uomini tutti, sia quelli della direzione tecnica sia i calciatori. Non è un lavoro facile, soprattutto per chi punta in alto, occorre scegliere in base all’esperienza di categoria ed all’onestà intellettuale ( ovvero “no spese esagerate” ) delle guide tecniche ed alle caratteristiche dei calciatori. Per questo sono sempre più convinto che direttore sportivo ed allenatore debbano lavorare insieme per costruire la squadra, e il direttore sportivo non dovrebbe limitarsi a chiedere il modulo o i moduli prescelti al tecnico ma scegliere insieme al tecnico anche i calciatori. Non scrivo quindi che i calciatori li deve scegliere tutti il tecnico ma scrivo che le decisioni sulla Rosa devono essere condivise, singolo per singolo. Anche in questo caso staremo a vedere, la primavera deve ancora finire e l’estate è ben lunga.
Paolo d’Abramo