La Guardia di finanza di Vercelli scopre una mega frode fiscale e sequestra beni per 3,4 milioni
I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vercelli, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vercelli, hanno sequestrato beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie nei confronti di 9 persone fisiche e 2 persone giuridiche, in relazione a un’ipotesi di frode fiscale di oltre 3,4 milioni di euro. Le indagini di polizia giudiziaria sono state eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e hanno disvelato un’articolata frode fiscale che ha coinvolto imprenditori del settore della logistica ed esperti giuridico-contabili incentrata sulla “creazione” di crediti d’imposta inesistenti utilizzati per compensare il debito tributario.
Alla luce degli indizi raccolti emerge che gli indagati, con il concorso di due consulenti fiscali che predisponevano veri e propri “pacchetti di modelli evasivi” da utilizzare nella frode, provvedevano a stipulare numerosi contratti d’accollo con società inattive che cedevano crediti inesistenti dietro un compenso in denaro che variava in base al valore del credito stesso; imputare alle due aziende coinvolte i costi fittizi per attività di “ricerca e sviluppo” di una terza azienda, sempre riconducibile ad uno degli indagati; esporre nelle dichiarazioni i crediti inesistenti vantati verso l’Erario in modo da compensarli con le imposte e contributi assistenziali/previdenziali dovuti al Fisco.
Il provvedimento di applicazione di misure cautelari reali della magistratura di Vercelli ha consentito di sottoporre a sequestro, nelle province di Vercelli, di Verbania-Cusio-Ossola e di Lecce, 16 immobili, 7 autoveicoli, quote societarie e la somma di oltre 452.000 euro depositata su conti correnti bancari, per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro.