Allarme grandine da Coldiretti: «Eventi sempre più frequenti e distruttivi»
Anche nella giornata di ieri, venerdì 21 luglio, un violento fenomeno atmosferico ha lambito il Vercellese fortunatamente senza conseguenze particolrmente serie, come invece è avvenuto in aree limitrofe. Coldiretti Piemonte ancora una volta lancia l’allarme per questi eventi determinati dal mutamento climatico che mettono a rischio intere filieri.
E’ soprattutto la grandine a preoccupare. Forti grandinate si sono nuovamente segnalate nell’astigiano, tra Castelnuovo Don Bosco e Moncalvo, nell’alessandrino, in particolare nel casalese e in Val Cerrina, e nel novarese dove un albero, cadendo, ha ferito gravemente una donna. Danni, soprattutto, a vigneti, noccioleti e mais. E’ quanto emerge dalla conta dei danni di Coldiretti Piemonte rispetto al maltempo che si è abbattuto sulla Regione questa mattina.
“La grandine – evidenziano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – è l’evento climatico avverso più temuto dall’agricoltura in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo. Un evento climatico avverso che si ripete sempre con maggiore frequenza, ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Proprio i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare l’innovazione agricola”.