Strage di Brandizzo: i sindacati chiedono più sicurezza e formazione per evitare tragedie
Mentre dalle indagini in corso emergono le prime responsabilità per quanto accaduto a Brandizzo, si cerca di guardare oltre lavorando perché tragedie simili non capitino più. E il punto focale su cui impegnarsi resta quello della prevenzione attraverso la formazione. E’ quanto si evince da un comunicato diramato dalla Fit-Cisl dopo un incontro con Rfi.
«Nel corso dell’incontro che si è svolto venerdì a Roma con Rfi relativamente alla strage di Brandizzo è emerso che, sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti molti passi in avanti per elevare gli standard di sicurezza sul lavoro, è opportuno fermarsi a riflettere sulla catena di eventi che ha spezzato le vite di cinque lavoratori e mettere in campo ulteriori interventi per evitare il ripetersi di tragedie del genere. In attesa degli esiti delle indagini in corso, abbiamo manifestato a Rete ferroviaria italiana la necessità di internalizzare quanto più possibile le attività di manutenzione, di intensificare le attività di formazione e di controllo attraverso l’implementazione dei piani e dei programmi operanti per la manutenzione ferroviaria. Contestualmente abbiamo richiesto di incrementare gli investimenti sulla sicurezza». E’ quanto dichiara in una nota la Fit-Cisl Piemonte dopo una videoconferenza con la Segreteria Nazionale Fit-Cisl a valle dell’incontro che si è svolto con i rappresentanti nazionali di Rfi. «Considerata la peculiarità dell’attività di manutenzione ferroviaria, a livello nazionale, è stato inoltre sollecitato un maggior coinvolgimento delle ditte appaltatrici per una specifica formazione professionale, soggetta a costante aggiornamento e verifica delle competenze. Sulla base di queste evidenze proporremo alle altre organizzazioni sindacali di inviare a Rfi una richiesta di un incontro per fare il punto della situazione sul Piano di attività della manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria dei prossimi due anni e per valutare tutti i possibili accorgimenti da attivare per innalzare i già elevati standard di sicurezza e per prendere in considerazione la possibilità di internalizzare una quota di attività attualmente affidate all’esterno».
Sempre da fonte sindacale di apprende che è stata inoltrata una richiesta unitaria a Rfi, di devolvere le trattenute economiche derivanti dallo sciopero di venerdì scorso a un fondo creato ad hoc per sostenere e offrire un contributo alle famiglie degli operai deceduti. Richiesta che Rfi ha accettato impegnandosi a versare una quota equivalente.