Il procuratore di Ivrea sull’incidente di Caselle: «Indagini complesse». Cosa sapiamo sino ad ora
Comincia a trapelare le prime informazioni sulla dinamica dell’incidente di Caselle che ha visto precipitare un aereo delle Frecce Tricolori causando la morte di una bimba di 5 anni: l’MB339 pilotato dal capitano Oscar Del Do’, accusa problemi pochi secondi dopo il decollo effettuato insieme alla pattuglia acrobatica per raggiungere i cieli di Vercelli per un’esibizione. La causa del guasto sembra sia da addebitarsi a uno stormo di uccelli aspirati dal potente reattore del jet. Del Do’ ha comunque tentato di dirigere l’aereo all’interno del recinto dell’aeroporto di Caselle prima di lanciarsi. Purtroppo i detriti del jet in fiamme hanno proseguito la loro corsa sino a piombare sulla vicina strada provinciale investendo l’auto di una famiglia in transito. L’esito è stato drammatico: una bimba di 5 anni muore tra le lamiere dell’utilitaria travolta, il fratellino di 11 anni riporta ustioni e i genitori rimangono a loro volta ustionati nel tentativo di salvare la figlia.
Le conseguenze dell’incidente anche sul traffico aereo sono pesanti: l’aeroporto Sandro Pertini di Caselle rimarrà è stato chiuso sino alle 24 di domenica 17 settembre per consentire i rilievi e il recupero dei rottami del jet precipitato. Nessun volo partirà da e per Torino fino a lunedì, quindi.
Il procuratore di Ivrea, comptente per le indagini, è giunto subito sul posto è ha dichiarato: «Sono in corso gli accertamenti che saranno complessi, lunghi. Attualmente non si può dire molto. Si sta procedendo con i rilievi e si stanno raccogliendo i vari pezzi dell’aereo, i reperti dell’auto».