Vercelli: lite tra genitori sugli spalti finisce in rissa. Le società interessate stigmatizzano i fatti
In merito agli incresciosi fatti avvenuti sabato pomeriggio all’impianto sportivo ”Renzo Maglione”, durante una partita di calcio giovanile, il Gsd Canadà dichiara innanzitutto di condannarli inequivocabilmente, stigmatizzando il comportamento dei genitori che li hanno innescati, senza alcuna ragione. «Per quanto riguarda il GSD Canadà, saranno presi i provvedimenti opportuni nei confronti di chi ha provocato – dalla nostra parte – questo gravissimo episodio con l’augurio, anzi la certezza, che i Lupetti Bianchi faranno altrettanto per quanto riguarda il loro versante: difatti, poche ore dopo l’accaduto, dirigenti delle due società si erano subito confrontati, concordando di esaminare attentamente l’accaduto e di intervenire – dice Davide Bordin presidente del Canadà -. Detto questo, affermiamo che né la nostra società né i Lupetti Bianchi hanno alcuna responsabilità in merito a quanto accaduto sottolineando che i dirigenti di entrambi i club sportivi sono subito intervenuti per cercare di riportare la calma e di rasserenare gli animi, visto che si stava svolgendo un evento sportivo tra ragazzini. Per lo sport cittadino è stata una brutta pagina e il Gsd Canadà dal canto suo, è intenzionato a far sì che non debba mai più essere di nuovo scritta».
Sabato, durante una partita di calcio giovanile, tra bambini di 7 e 8 anni, sugli spalti del campo sportivo del Gsd Canadà in via Cantarana dove si affrontavano i classe 2015-16 dei padroni di casa e i pari età dei Lupetti Bianchi, c’è stato un diverbio tra genitori, al seguito del quale sono intervenuti i carabinieri, la polizia e un’autoambulanza, con un uomo di 35 anni e la moglie, finiti in ospedale.