Deposito nucleare verso la svolta. La giunta di Trino vuole revocare l’autocandidatura

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Alle 16 di oggi, mercoledì 13 marzo, il sindaco di Trino, Daniele Pane, terrà una conferenza stampa in municipio insieme al presidente della Provincia di Vercelli, Davide Gilardino. La convocazione dell’incontro con i medie è arrivata all’improvviso e alla vigilia dell’assemblea pubblica organizzata dal Comitato TriNo che si oppone all’autocandidatura di trino quale sede del deposito nazionali delle scorie nucleari. La tempistica non è casuale e a renderla evidente è la pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Trino della delibera assunta nella giornata di ieri, martedì 12, dalla giunta presieduta da Pane. Il dispositivo finale indica la volontà dell’amministrazione trinese di tornare sui suoi passi. Infatti il dispositivo finale «propone: di revocare la deliberazione n. 8 del 12 gennaio 2024 riguardante il Deposito Nazionale unico dei rifiuti radioattivi – Determinazioni/Autocandidatura. Di trasmettere al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e alla Sogin S.p.A. copia del presente deliberato, ribadendo la ferma volontà del Comune di Trino di perseguire l’obiettivo di realizzare il deposito nel rispetto delle leggi e delle normative vigenti. Di trasmettere il seguente provvedimento alla Regione Piemonte, alla Provincia di Vercelli, alla Provincia di Alessandria, a tutti i Comuni della Provincia di Vercelli e della Provincia di Alessandria. Di richiedere alla Regione Piemonte, alla Provincia di Vercelli e ai Comuni che si sono opposti di farsi parte attiva immediatamente per l’allontanamento istantaneo di tutto il materiale catalogato come rifiuto radioattivo attualmente stoccato presso i siti di Trino e di Saluggia. Di richiedere al Governo e più nello specifico al Ministero dell’Ambiente, al Parlamento e più nello specifico ai tutti i Deputati piemontesi, alle Associazioni ambientaliste e a Sogin di farsi promotrici di azioni concrete e rapide verso i 51 siti individuati al fine di realizzare quanto prima il deposito unico nazionale».