L’amministrazione Scheda si è insediata. Lavarino resta presidente del consiglio comunale
E’ ufficialmente iniziata l'”era” Scheda a Vercelli: lunedì pomeriggio l’amministrazione guidata dal neo-sindaco si è insediata nel corso del primo consiglio comunale durante il quale si sono svolti una serie di passi formali. Anzitutto Scheda ha “giurato” come primo cittadino sulla Costituzione italiana e subito dopo ha proposto ai consiglieri la composizione della giunta (ormai nota da giorni) per la sua ufficializzazione. Questo momento istituzionale ha dato modo a Scheda di percorrere sinteticamente alcuni punti di quello che appare, sin da subito, il suo programma di governo basato sul «dialogo con tutti: cittadini, forze politiche di maggioranza e opposizione, gruppi e associazioni. La mia formazione politica mi porta a questa impostazione. L’ascolto è fondamentale per il bene della città». Poi parole di elogio sono andate al suo predecessore, Andrea Corsaro, che ora siede sui banchi dell’opposizione: «La città oggi vede attivi una ventina di cantieri, segno del coraggio della passata amministrazione. A noi il compito di portare a termine questi lavori cercando di minimizzare i disagi per i cittadini».
Dopo un breve dibattito, appena “scaldato” da alcune battute del capogruppo Pd Alberto Fragapane sul «trasformismo» della coalizione di centro destra dove «alcuni consiglieri hanno cambiato collocazione in base alle proprie convenienze e dove alla fine si è scelto come candidato sindaco un esponente della passata opposizione», si è passati all’altro punto saliente della seduta: l’elezione di presidente e vice presidente dell’assemblea di palazzo di città. Anche qui nessuna sorpresa: Romano Lavarino (FdI) è stato confermato presidente del consiglio comunale alla seconda votazione con 21 preferenze, così come Gianni Marino che, tuttavia, incassa un successo “personale” risultando eletto al “primo colpo” con 24 preferenze.
(Leggi i dettagli della seduta sul Corriere eusebiano in edicola da venerdì 19 luglio)