Centinaia di fedeli al pellegrinaggio diocesano al santuario di Oropa
Si è svolto oggi, martedì 6 agosto, il tradizionale pellegrinaggio diocesano a Oropa che, di fatto, chiude la settimana di festeggiamenti per il patrono S. Eusebio. E’ stata uno delle “salite” al santuario mariano biellese più partecipate degli ultimi anni. A partire dai fedeli che hanno deciso di compiere a piedi il tragitto dal “bottalino” di Biella sino alla basilica: un gruppo composto da oltre 40 persone guidate dall’arcivescovo. mons. Marco Arnolfo. Ad attendere i “camminatori” alla meta finale una basilica superiore davvero gremita, simbolo di una Chiesa eusebiana legata alle sue tradizioni, ma sempre proiettata al futuro. Concetti questi riecheggiati nella vibrante omelia pronunciata da mons. Arnolfo durante la solenne celebrazione eucaristica delle 10,30. L’Arcivescovo è partito dalla pagina evangelica dedicata all’episodio della trasfigurazione sul Monte Tabor: «Guardando all’immagine di Gesù che si trasfigura vengono alla mente due considerazioni: una personale e l’altra comunitaria. A livello personale ciascuno, guardando a Gesù, corona il suo sogno vedendo realizzato ciò che lui ci promette. A livello comunitario Gesù ci indica la via: sul Tabor non va da solo ma porta con sé Pietro, Giovanni e Giacomo. Le nostre comunità hanno bisogno di guide preparate e di regole. Questo vale per le nostre Comunità pastorali e in generale per la nostra società».
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