Prefettura: approvati i progetti di rafforzamento della video sorveglianza in diversi centri del Vercellese

I partecipanti alla riunione in Prefettura

Nella giornata di  mercoledì 16 luglio si è svolta in Prefettura a Vercelli una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, dedicata all’esame e all’approvazione preventiva di nove progetti per l’installazione e l’implementazione di sistemi di videosorveglianza. Le proposte, presentate da dieci Comuni della provincia – due dei quali in forma associata – sono state candidate a un apposito bando volto a ottenere finanziamenti statali. Le risorse in oggetto, pari a complessivi 24,5 milioni di euro per l’intero territorio nazionale per l’anno 2024, sono state stanziate dal legislatore e disciplinate dal decreto interministeriale del 27 dicembre 2024, adottato dal Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 73 del 28 marzo 2025. Il decreto stabilisce i criteri di ripartizione delle risorse tra i Comuni proponenti. 

Alla riunione, presieduta dal Prefetto, Lucio Parente, hanno partecipato il Questore, Giuseppina Suma, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Pier Enrico Burri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Luca Vassena, i Sindaci o loro delegati dei Comuni di Buronzo e Formigliana, Olcenengo, Quarona, Rive, Roasio, Scopello, Stroppiana, Trino e Varallo e, in rappresentanza della Provincia di Vercelli, l’Ingegner Marco Ferraris.

Con l’occasione, è stato altresì preso atto dei risultati positivi conseguiti sul piano della sicurezza pubblica nel territorio provinciale, attribuibili all’azione congiunta e coordinata delle Forze di Polizia, con il coordinamento della Prefettura. I dati registrati confermano un basso indice di delittuosità, espressione dell’efficacia dei servizi di controllo del territorio, che hanno consentito anche l’individuazione e l’assicurazione alla giustizia di taluni autori di reati.

Pur in un contesto caratterizzato da una ridotta incidenza criminale, il consesso ha riconosciuto il valore strategico dell’implementazione dei sistemi di videosorveglianza, quali strumenti essenziali per la prevenzione e il contrasto dei reati, in particolare di quelli di natura predatoria, e per la tutela del decoro urbano.

Il Prefetto ha evidenziato l’importanza del potenziamento delle tecnologie nell’ambito della cosiddetta “sicurezza integrata”, fondata sulla collaborazione interistituzionale e sullo scambio informativo tra le Forze di Polizia e le Polizie locali. Ha quindi espresso apprezzamento nei confronti dei Sindaci per l’adesione all’iniziativa e per l’impegno assunto attraverso il cofinanziamento dei progetti in questione, sottolineando il ruolo attivo e responsabile delle Amministrazioni locali al servizio delle proprie comunità.

L’esame dei progetti è stato preceduto dalla sottoscrizione del “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana”, previsto dal decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, tra il Prefetto e i Sindaci dei Comuni coinvolti. Tale Patto, propedeutico all’accesso al finanziamento, rappresenta un atto di forte valenza simbolica e istituzionale, volto a consolidare la coesione sociale attraverso la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica.

In tale contesto, sono stati verificati i requisiti di ammissibilità delle istanze, condizione necessaria per l’accesso alla graduatoria nazionale che sarà predisposta dai competenti uffici del Ministero dell’Interno. La selezione terrà conto, tra l’altro, dell’indice di delittuosità rilevato nei singoli territori e dell’entità della quota di cofinanziamento prevista dai Comuni. 

Il Comitato ha altresì preso atto delle valutazioni tecniche positive espresse dalla Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato per l’area Piemonte – Valle d’Aosta, che ha verificato la conformità dei progetti agli standard previsti. È stato espresso unanime apprezzamento per la qualità delle citate proposte progettuali e per i benefici attesi in termini di sicurezza urbana.

In particolare, è stata condivisa la rilevanza delle misure contenute nei progetti, ritenute idonee a rafforzare la percezione di sicurezza da parte della cittadinanza, soprattutto nelle aree comunali definite “sensibili”, attraverso un efficace rafforzamento dei dispositivi di controllo del territorio e con positivi riflessi sul piano della convivenza civile. 

Al termine della riunione, il Comitato ha deliberato l’invio al Ministero dell’Interno dei nove progetti esaminati, affinché siano sottoposti alla valutazione della Commissione centrale incaricata, ai fini dell’ammissione al finanziamento secondo i criteri stabiliti dal decreto interministeriale sopra richiamato.

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