Folla e applausi per la conferenza di Barbero: «E’ sempre un’emozione essere a Vercelli»

«E’ sempre un’emozione essere a Vercelli. E’ sempre un’emozione essere in questo luogo specifico, la basilica di Sant’Andrea, e in questa città dove ho insegnato per tanti anni e di cui sono cittadino onorario, oltre che professore onorario dell’Università. Queste cose non passano». Così il professor Alessandro Barbero ha iniziato venerdì 12 settembre la conferenza “Quando Vercelli era più grande di Torino”, appuntamento culturale organizzato nell’ambito del festival Risò. Una conferenza che ha fatto il sold out e in cui Barbero ha riassunto, nell’arco di poco di più di un’ora, 1500 anni di storia. Alti e bassi. Personaggi, i cui nomi ritroviamo nella toponomastica cittadina. Pagine di storia locale che si leggono in quella di storia internazionale. «La storia che noi conosciamo abbastanza bene è la storia di una città romana, di una grande città dell’Italia settentrionale – ha precisato il prof. Barbero – I romani avevano un ideale di vita collettiva: una città è un anfiteatro, un acquedotto. Vercelli è citata da Tacito che nel primo secolo la definisce “fortissimo municipio”». Dopo terzo secolo inizia il periodo di declino. E poi la cavalcata attraverso i secoli. Quelli di una storia che deve continuare ad essere studiata perché: «La storia è tutto. La storia c’è sempre».
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