Cortopassi attacca Demaria: «Smentita risibile»
Lui, in diretto interessato, Enrico Demaria smentisce categoricamente le voci di un suo ingresso nella maggioranza che regge la giunta di Maura Forte: «Ho accettato l’incarico di consigiere delegato per la sicurezza che è sempre stato un mio “pallino”. Non è un incarico di giunta e quindi ciò non comporta il fatto che io voti i porvvedimenti dell’esecutivo a partire dal bilancio».
Ma la clamorosa notizia dell’intesa tra Demaria e Forte sulla delega alla sicurezza sta creando non pochi “mal di pancia” soprattutto nello schieramento di centro destra che, con Forza Italia, rende esplicito il malumore.
«Una smentita è la stessa notizia data due volte. Mai il detto andreottiano è stato più appropriato – attacca Alberto Cortopassi
coordinatore enti locali del partito di Berlusconi – Già perché il distinguo “faccio il consigliere delegato, non entro in giunta ergo sono ancora all’opposizione” è assolutamente risibile. La giunta Forte ha già sommato una serie di primati: di assessori fuggiti a tempo record, di numero di rimpasti, di mesi e mesi – a più riprese – senza vicesindaco (penso anche illegittimamente) e ora si fregia anche del record dei record: ha cooptato in maggioranza, sia pure con tempi e modi diversi, tutti i candidati sindaci eletti che le si erano opposti. Ha cominciato con i Siamo Vercelli con cui ha inizialmente condiviso anche la giunta, fortunatamente poi passati – senza troppo indugio – ad un ravvedimento operoso, ha proseguito con Sel-Voce Libera subito disponibili al soccorso rosso appena resosi necessario, anche se va riconosciuta a differenza di altri l’assoluta affinità politica e ora il botto finale con il candidato di Vercelli Amica, che era anche espressione dell’intero centrodestra, suo rivale al ballottaggio e quindi teoricamente antitetico al suo programma. Pretendere ora di avere un consigliere delegato (da lei) – o addirittura più di uno, si vedrà – e lasciarlo ascritto alla minoranza è davvero troppo anche per la collezionista di primati. Non si può giocare per la Juve e contemporaneamente per il Torino nello stesso derby. Questo non ha fatto altro che creare solo scontenti da una parte e dall’altra perché credo che anche nella sua maggioranza questa confusione di ruoli abbia giustamente destato ben più di una perplessità. Sarebbe davvero comodo per il Sindaco – che ricordiamo sopravvive solo grazie al suo voto – contare su maggioranze variabili a seconda dell’argomento trattato e tentare quindi di svicolarsi di volta in volta da questo o quel dissidente. Sarebbe comodo ma temo (per lei) che non funzionerà a lungo.
Coerenza vorrebbe ora che i gruppi ed i consiglieri che indiscutibilmente si riconoscono nell’opposizione a questa amministrazione e da cui non vogliono delega alcuna, pretendano con fermezza anche un conseguente riposizionamento dei seggi nell’aula consiliare così come avvenuto in precedenti occasioni. Contribuirebbe ad una maggior chiarezza. Ma il film temo non finisca qui…».