I “big” della Lega e tanta gente comune ai funerali di Buonanno
«Tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo», con questa citazione evangelica don Mario Allolio, vicario generale della diocesi di Vercelli, ha iniziato la sua omelia nel corso della cerimonia funebre che, martedì pomeriggio, ha posto fine al tragitto terreno di Gianluca Buonanno, sindaco di Borgosesia ed europarlamentare, deceduto in un incidente stradale domenica 5 giugno a soli 50 anni. Davanti alla piccola navata della chiesa di Bornate, frazione di Serravalle Sesia di cui Buonanno era originario, e a una piazza antistante stipata di centinaia di persone, don Allolio ha ripercorso le tappe della vita del defunto, come politico e come uomo, sottolineando il forte legame che lo tenne unito alla sua terra, la sua amata Valsesia: «Resta il rammarico – ha concluso – per una vita operosa spezzata troppo presto. La Chiesa che è in Vercelli vuole essere vicina in questo momento al dolore dei familiari cui vanno le sincere condoglianze di tutta la comunità diocesana e del nostro arcivescovo mons. Marco Arnolfo».
Nei banchi della chiesa molti volti noti della scena politica: i colleghi di partito di Buonanno, i leghisti Salvini, Bossi, Maroni, Zaia, Borghezio. Ma anche gli europarlamentari Tajani e Cirio. Tanti sindaci e amministratori. Moltissimi amici e conoscenti. All’arrivo e all’uscita dalla chiesa di Bornate la bara di legno chiaro in cui era racchiuso Buonanno sembrava “galleggiare” sulla folla che più volte ha rotto il silenzio con un lungo applauso.
Al termine della messa, prima della benedizione, i toccanti ricordi personali del vice parroco di Varallo, don Giampaolo Zanetti, del nipote di Buonanno e del sindaco di Varallo, Eraldo Botta, che ha letto un messaggio inviato da Vittorio Sgarbi.
Conclusa la celebrazione, a piedi, un lungo corteo ha accompagnato il feretro sino al cimitero di Serravalle dove la salma è stata tumulata.