Antonello Monti presidente dell’Idsc

Per la prima volta un laico a capo dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero

Antonello Monti, laureato in agraria e imprenditore agricolo, non solo è il primo laico a guidare l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero (scelta che peraltro si va diffondendo anche in altri Idsc) ma è di certo il più giovane a ricoprire questo incarico in tutta Italia. «In effetti – commenta lo stesso Monti – l’Arcivescovo ha mostrato un grande coraggio nell’optare per questa duplice novità: laico e giovane. Ovviamente sono grato a lui e a tutti coloro che hanno dimostrato tanta fiducia nei confronti del sottoscritto».

Monti non è comunque nuovo a incarichi di responsabilità: oltre all’impegno professionale nell’ambito dell’azienda agricola di cui è titolare, in passato è stato delegato regionale dei giovani di Coldiretti, ha svolto molteplici incarichi in campo amministrativo e in seno ad importanti organismi, tra cui Ovest Sesia, è membro del Consiglio diocesano per gli affari economici e, nonostante la giovane età, ha alle spalle un’intensa attività di studio e di ricerca in campo agricolo a livello universitario.

«In primo luogo – riprende Monti – voglio rivolgere il ringraziamento mio e di tutto il consiglio alla passata amministrazione dell’Idsc per il lavoro che ha svolto nell’interesse della chiesa eusebiana».

Guardando al futuro quali saranno i tratti caratteristici della nuova gestione?

«Su questi aspetti abbiamo avviato un confronto serrato in seno al consiglio che si è insediato lo scorso mercoledì. Siamo consapevoli del fatto che l’Istituto ha in gestione un importante patrimonio che va valorizzato al fine di produrre quelle risorse economiche essenziali al perseguimento del fine ultimo dell’Idsc, vale a dire sostenere il clero diocesano garantendo a esso la necessaria tranquillità nello svolgimento della propria azione pastorale».

Ci sono aspetti particolari sui quali intendete lavorare sin dai prossimi mesi?

«Stiamo già dedicandoci a una riorganizzazione della funzionalità ordinaria e straordinaria dell’istituto. Ad esempio stiamo analizzando nel dettaglio tutta la partita delle locazioni proprio nell’ottica che prima richiamavo di valorizzazione del patrimonio di proprietà dell’Idsc».

In questo lavoro si potrà avvalere di un consiglio ricco di professionalità.

«Certamente. E intendo evidenziare queste competenze. Infatti, nel corso della prima riunione del consiglio, ho provveduto a distribuire deleghe specifiche ai vari componenti. Inoltre abbiamo formalmente investito Roberto Mattea del ruolo di direttore dell’Istituto».