Campagna 8xmille: Santhià protagonista con un progetto di assistenza sanitaria gratuita per i più vulnerabili

Una firma che si traduce in accoglienza, solidarietà e speranza. Prosegue la nuova campagna di comunicazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica, con l’obiettivo di mostrare il valore di questa scelta che ognuno di noi può fare e il suo impatto nelle vite di tanti.
É il racconto di una Chiesa in uscita che risponde alle nuove povertà e ai bisogni sempre più complessi di fasce di popolazione diverse. Poliambulatori che erogano cure gratuite, dormitori, mense, doposcuola, stanziamenti per calamità naturali, guerre ed emergenze umanitarie nel mondo: sono solo alcuni esempi della rete capillare di solidarietà che non lascia indietro nessuno. Grazie all’8xmille alla Chiesa cattolica, dal 1990, ogni anno vengono realizzati migliaia di progetti, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.

Grazie all’8xmille ogni anno vengono realizzati progetti di welfare generativo
Il lavoro incessante di tanti operatori, volontari, religiosi e religiose è al centro della campagna 8xmille CEI 2025 che racconta, attraverso otto storie di speranza e di coraggio, il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli.
Ne è una dimostrazione il progetto di assistenza sanitaria gratuita di Santhià, importante crocevia in provincia di Vercelli e tappa rilevante del tracciato storico della Via Francigena, dove la Fondazione “Amos più’ – Obiettivo Salute Ets”, nata nel 2013 come progetto all’interno del gruppo di Carità Sant’Agata, promuove, insieme alla Caritas Diocesana Eusebiana, progetti di welfare generativo negli ambiti sanitari e socio-assistenziali, in risposta alle situazioni emergenziali e di bisogno diffuse sul territorio.
“Nel 2022, dall’idea di Luigina Rollino, a cui oggi è intitolata la struttura – spiega Carlo Greco, direttore della Caritas Eusebiana – Amos, si trasforma in Fondazione Amos Più Obiettivo Salute ETS, affiancando all’attività di accompagnamento dei malati oncologici negli ospedali per le terapie, servizi aggiuntivi quali: prestazioni sanitarie e visite mediche specialistiche, sostegno e assistenza agli ammalati con deficit della memoria. Un progetto volto ad accelerare i tempi delle prestazioni necessarie a cittadini “fragili” come pazienti oncologici, soggetti con fragilità economica, anziani soli o con malattie neurodegenative o con necessità di visite in tempi brevi, persone con necessità di sostegno psicologico”.

L’obiettivo è chiaro: garantire cure tempestive a chi non può permettersi di aspettare le tempistiche del Servizio Sanitario Nazionale consentendo, anche alle persone indigenti, di ricevere visite mediche private gratuitamente. I destinatari delle attività sono persone ammalate e bisognose, anziani in particolare, in uno stato di vulnerabilità economica e sociale.
È stato, inoltre, attivato sempre ad accesso gratuito, uno spazio per persone affette da Alzheimer con il fine di sostenere nel decorso della malattia la persona stessa ma anche la rete di caregiver, molto spesso trascurata.
“L’associazionismo, i gruppi parrocchiali, i cittadini di Santhià e degli altri 12 Comuni consorziati, hanno compreso e apprezzato il servizio offerto da Amos più e la necessità di aumentare i loro sforzi nei confronti delle persone fragili, sviluppando un maggior senso di prossimità e comunità”, prosegue Greco.
Realizzato anche in collaborazione con i medici di famiglia, il progetto ha portato con sé benefici del tutto innovativi offerti ai 13 comuni consorziati sul territorio vercellese e biellese.
“Da questo approccio è nato, dunque, – aggiunge Don Andrea Matta, Parroco di Santhià e responsabile del Gruppo di Carità Sant’Agata – un progetto di welfare innovativo che ha coinvolto la comunità, con momenti formativi sul tema della salute stimolando il valore della testimonianza della carità nei confronti delle fasce deboli della popolazione e le persone in situazione di disagio economico o sociale, che hanno fornito un importante contributo segnalando carenze ed eventuali proposte”.
Il Presidente della Fondazione autonoma Amos più Obiettivo Salute ETS Gianni Brunoro, specifica: “I beneficiari dunque non sono concepiti come semplici fruitori di servizi socio-assistenziali o socio-sanitari ma, come persone bisognose da ricollocare all’interno di percorsi che permettano loro di riscoprire il proprio valore e la propria dignità.”
La Fondazione cerca di interpretare al meglio i bisogni che persone sole, anziane, hanno per vedere di salvaguardare la propria salute.
“Quando sono qui mi sento come a casa mia – racconta Maria Teresa Paula, beneficiaria – perché sono coccolata, mi stanno vicino, mi consigliano. Insomma, non mi sento sola. Questo posto mi ha dato un aiuto importante; qui trovo un sostegno per spostarmi per i controlli e mi supportano nelle mie necessità”.
La struttura può contare sulla presenza di una squadra di oltre 60 volontari che seguono quotidianamente i pazienti che si rivolgono al centro.
“Accogliamo ogni persona, la accompagniamo durante le visite e la riportiamo a casa. – spiega Renzo Manuello, volontario – Questi soggetti, oltre all’aspetto sanitario, hanno bisogno di sentirsi reinseriti all’interno della società, che qualcuno ogni tanto gli telefoni e di ricevere un po’ di calore umano. Per tutti, il nostro affetto è parte integrante della terapia.”
Grazie ai volontari e alla risposta concreta di medici e infermieri si garantisce con continuità assistenza ai più vulnerabili che trovano, nella Fondazione Amos più, un punto di riferimento per la loro salute.
“Il successo del progetto – conclude il direttore Carlo Greco – si basa, soprattutto, su tre elementi: il prezioso contributo dell’8xmille alla Chiesa ca0ttolica, la forza del volontariato e la sensibilità degli specialisti.”.

Disponibile sia sul sito 8xmille.it che sul canale YouTube 8xmille il video relativo al progetto che racconta, attraverso la testimonianza dei volontari e dei beneficiari, un’opera che offre un sostegno tangibile nel segno della solidarietà.

L’8xmille: un moltiplicatore di risorse e servizi per il bene comune
Nel 2024 sono stati assegnati oltre 275 milioni di euro per interventi caritativi (di cui 150 destinati alle diocesi per la carità, 45 ad esigenze di rilievo nazionale di cui circa la metà destinati a Caritas Italiana e 80 ad interventi a favore dei Paesi più poveri). Accanto a queste voci figurano 389 milioni di euro per il sostentamento degli oltre 32 mila sacerdoti che si spendono a favore delle comunità e che sono spesso i primi motori delle opere a sostegno dei più fragili. E oltre 246 milioni di euro per esigenze di culto e pastorale, voce che comprende anche gli interventi a tutela dei beni culturali ed ecclesiastici per continuare a tramandare arte e fede alle generazioni future oltreché rappresentare indirettamente un volano per l’indotto economico e turistico locale.
L’8xmille è quindi un vero e proprio moltiplicatore di risorse e servizi che ritornano sul territorio a beneficio di tutti. La Chiesa cattolica non si limita all’assistenzialismo, ma promuove percorsi di crescita personale e reinserimento sociale. Basta osservare i numerosi progetti promossi dalle diocesi per rendersi conto delle opportunità offerte dalla carità locale.
“Firmare per la Chiesa cattolica – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – significa essere parte di un enorme circuito di solidarietà attraverso il quale è possibile portare aiuto a migliaia di persone, sia in Italia che nei Paesi più poveri del mondo. La Chiesa, infatti, è accogliente e aperta a tutti, non solo i credenti, e non lascia indietro nessuno: malati, disoccupati, anziani, giovani, donne sole e famiglie vulnerabili. In una sorta di welfare parallelo che offre però non solo sostegno materiale ma anche relazionale operando in sinergia con altre realtà del territorio per costruire reti di supporto integrate ed efficaci. Se non ci fosse la Chiesa e il lavoro straordinario svolto dalla macchina del volontariato – aggiunge Monzio Compagnoni – ci sarebbe un vuoto enorme”.

Una campagna multicanale per un messaggio di corresponsabilità
La campagna 8xmille CEI è ideata dall’agenzia VML, la regia è di Edoardo Lugari, le foto sono di Francesco Zizola e la casa di produzione è Casta Diva/Masi Film. Pianificata su tv e web con otto soggetti nei formati 20”, 15” e 6”, a seconda del canale e dei diversi target, la campagna si svilupperà anche su stampa, affissione, radio, display e video strategy.
Nel sito www.8xmille.it sono disponibili i filmati di approfondimento sulle singole opere, al centro della campagna, mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille, a livello nazionale e diocesano, nel segno della trasparenza.

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