Due nuovi ordinazioni diaconali per la Chiesa di Vercelli

La messa è stata presieduta dall’Arcivescovo, padre Enrico Masseroni, nella concattedrale di Santa Maria Maggiore. Sul “Corriere Eusebiano” di sabato 25 settembre un ampio servizio fotografico della celebrazione.

«Oggi, nel clima del congresso eucaristico diocesano, invochiamo il dono dello Spirito Santo per Claudio e Roberto che diventano diaconi permanenti». Così ha esordito l’Arcivescovo, padre Enrico Masseroni, nella basilica di S. Maria Maggiore, domenica pomeriggio, prima di dare inizio alla liturgia durante la quale Claudio Maniscalco di Oldenico e Roberto Mattea di Vercelli, entrambi sposati, hanno ricevuto, per sua mano, il ministero del diaconato. «Celebriamo anche Cristo Risorto – ha proseguito padre Masseroni – perché è domenica e non dobbiamo dimenticare la prima finalità del Congresso in atto: chiedere allo Spirito Santo la sapienza per capire il significato di partecipare all’eucaristia, mistero della presenza del Dio con noi».

Nell’omelia ha quindi ricordato che la vita stessa è vocazione all’amore, «al singolare e al plurale, perché Dio chiama per nome ciascuno di noi, ma la Chiesa si costruisce su diverse vocazioni particolari: il matrimonio, segno dell’amore che lega Cristo alla Chiesa; il sacerdozio, segno di Cristo guida e pastore; la vita consacrata, segno dell’amore verginale e totalizzante, rivolto al’intera umanità; il diaconato, segno del servizio. Oggi – ha concluso padre Masseroni – invochiamo lo Spirito Santo perché susciti nel cuore dei giovani il desiderio di Dio e la disponibilità ad accogliere la sua chiamata. Se capiamo che la nostra vita si realizza pienamente in Cristo, troviamo la vera felicità».

Dopo aver pronunciato l’«eccomi» definitivo e aver riconfermato la loro scelta di impegno e l’obbedienza all’Arcivescovo, i due accolti hanno ricevuto il diaconato e sono saliti sull’altare per proseguire la celebrazione al suo fianco.

Alla liturgia solenne hanno partecipato numerosi sacerdoti e quasi i tutti i diaconi della diocesi. A questi ultimi, prima del congedo, padre Masseroni ha lanciato una proposta: «Vorrei che nella preghiera e nella riflessione vi chiedeste come e dove siete chiamati oggi a prestare il vostro servizio ministeriale per dare una risposta al vescovo e al presbiterio». Poi ha ringraziato i coristi, provenienti da Santhià e Biandrate, accompagnati all’organo da don Maurizio Galazzo, «che hanno mirabilmente animato la liturgia». Infine ha esortato tutti a perseverare nella preghiera «affinché il Congresso eucaristico ci aiuti a testimoniare Cristo vivo e presente in mezzo a noi».

ilb