Firmato il decreto di beatificazione di mons. Luigi Novarese

Con l’approvazione da parte di Benedetto XVI si conclude il processo canonico a carico del fondatore del Centro Volontari della Sofferenza e dei Silenziosi Operai della Croce. Il miracolo è la guarigione di una donna residente a Palestro (Pavia)

Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto che dà il via libera alla beatificazione di monsignor Luigi Novarese, il fondatore del Centro Volontari della Sofferenza e dei Silenziosi Operai della Croce. Il processo canonico, iniziato il 17 settembre 1989, si conclude così con l’approvazione scritta del Pontefice. Toccherà ora all’associazione decidere la data della cerimonia che si terrà a Roma nel corso del 2012 nella Basilica di San Paolo fuori le mura.

Luigi Novarese è nato a Casale Monferrato (Alessandria) il 29 luglio 1914; papa Giovanni Paolo II l’ha definito «apostolo degli ammalati». Fondatore anche di altre associazioni (Lega sacerdotale mariana, Fratelli e sorelle degli ammalati), di case di cura e di laboratori per disabili, si è rivelato «medico dello spirito» dimostrando agli ammalati l’efficacia della motivazione religiosa nel cammino di guarigione. Dopo il riconoscimento delle virtù eroiche del venerabile il 27 marzo 2010, il pronunciamento favorevole della Commissione medica sul miracolo riguardante la guarigione di Graziella Paderno, 57 anni, residente a Palestro (Pavia), avvenuta per intercessione di monsignore, dopo il giudizio positivo dei teologi e l’approvazione  del “plenario” dei cardinali,  Novarese potrà essere venerato e pregato come beato.

Nel suo apostolato il sacerdote ha cambiato la prospettiva interiore dell’ammalato. Ne ha esaltato la soggettività, rendendolo consapevole della sua missione all’interno della Chiesa. Durante il lavoro presso la segreteria di Stato Vaticana, dal 1942 al 1970, Novarese entrò in contatto con cinque papi influenzando, grazie alle riflessioni sul significato della sofferenza, la teologia del proprio tempo e la stessa catechesi dei pontefici. Nel 1949 organizzò a Radio Vaticana “Il quarto d’ora della serenità”, il primo programma che ebbe i malati come protagonisti. Fondò riviste (L’Ancora e L’Ancora nell’unità di salute), organizzò importanti convegni a livello internazionale confrontandosi a viso aperto con i medici sui problemi legati alla malattia e alla condizione dei disabili.  Morì il 20 luglio 1984 a Rocca Priora (Roma).La diocesi eusebiana è particolarmente felice della notizia perché i Silenziosi Operai della Croce reggono il santuario mariano del Trompone e il Centro di recupero e riabilitazione professionale a Moncrivello, offrendo una testimonianza di spiritualità e di preghiera, di amore e di dedizione che genera abbondanti frutti di bene.