Il messaggio dell’arcivescovo padre Enrico Masseroni

«Preghiamo per la pace, per i perseguitati e per il nostro Paese»

Sulla prima pagina del Corriere eusebiano di questa settimana pubblichiamo un messaggio dell’arcivescovo padre Enrico Masseroni. Ecco il testo integrale:

«Sono sicuro che in tutte le comunità parrocchiali che si ritrovano per celebrare l’Eucaristia nel giorno del Signore, già sale a Dio l’invocazione per la pace del mondo. Tuttavia ritengo opportuno sollecitare comunità, associazioni e gruppi ad una preghiera più intensa per i gravi motivi che affliggono l’umanità di questo tempo.

Preghiamo per i popoli, vittime della violenza e della violazione dei diritti umani, attraversati dal vento dei fondamentalismi che mettono a dura prova la pacifica convivenza tra i popoli. Il rispetto della libertà religiosa e delle differenze etniche è condizione indispensabile per la crescita della pace e della “civiltà dell’amore”.

Chiediamo nella preghiera che il drammatico problema dei disperati, emigranti in cerca di contesti vivibili,venga affrontato con grande responsabilità da tutte le nazioni e dall’Europa in particolare.

Non possiamo poi dimenticare la condizione gravissima dei cristiani perseguitati. Come il secolo scorso, anche il nostro, gronda sangue di martiri, condannati a morte senza notizia. La loro difficile testimonianza non può non sollecitare la nostra solidarietà nella preghiera, perché non manchi ad essi la forza della speranza cristiana.

Non possiamo tacere infine la condizione conflittuale e confusa del nostro Paese a livello politico e sociale. Preghiamo per tutti coloro che ci governano, perché al di là delle polemiche sterili e fastidiose, sappiano riportare al centro della “carità politica” il vero bene di tutti e in particolare di coloro che vivono nell’incertezza e nel disagio della vita quotidiana».