Il sangue di Giovanni Paolo II custodito a Vercelli

La rara reliquia di Karol Wojtyla, una delle uniche due presenti in Italia, si trova nella chiesa parrocchiale dei Cappuccini

(pmf) Karol Wojtyla è “tornato” a Vercelli. Anche solo attraverso una reliquia, il beato Giovanni Paolo II da domenica 16 ottobre (nel 33° anniversario dell’elezione al soglio pontificio) è presente in diocesi, più precisamente nella cappella della Beata Vergine delle Grazie nella chiesa parrocchiale del rione Cappuccini. La cerimonia dell’arrivo della preziosa teca, contenente alcune gocce di sangue di papa Wojtyla, si è tenuta domenica mattina. Ad accogliere la reliquia c’erano i bambini del catechismo, con bandierine bianco-gialle, e una folla di quasi cinquecento fedeli che ha accompagnato l’ampolla in chiesa per la celebrazione liturgica. A ricevere la reliquia, dalle mani dell’arcivescovo, padre Enrico Masseroni, il parroco monsignor Cristiano Bodo. Durante la cerimonia, monsignor Bodo ha voluto ricordare papa Wojtyla leggendo alcuni passaggi dell’omelia tenuta da Giovanni Paolo II in occasione della messa d’insediamento. «Per una fortunata coincidenza – ha spiegato il parroco, nonché Vicario generale della diocesi eusebiana – l’arrivo della reliquia è coinciso con il trentatreesimo anniversario d’elezione di Wojtyla al soglio pontificio. Davvero un bel modo per ricordare quell’evento e una grande figura come Giovanni Paolo II.

La reliquia con il sangue del beato Wojtyla è la seconda in Italia: solo nella chiesa della Divina Misericordia a Roma ne è custodita un’altra. La preziosa testimonianza di Giovanni Paolo II è stata donata alla diocesi vercellese dal vescovo di Cracovia, il cardinale Stanislao Dziwisz durante la sua visita in città, nello scorso mese di settembre, per il Congresso eucaristico. Anche l’Arcivescovo, padre Enrico Masseroni, si unisce alla festa della comunità dei Cappuccini: «La presenza del Papa, anche se solo attraverso un segno non fa che intensificare il rapporto che, dalla visita di Giovanni Paolo II nella nostra diocesi il 23 maggio del 1998, esiste tra la città e un grande Pontefice che ha lasciato una traccia indelebile non solo tra i cristiani». Subito dopo il posizionamento della reliquia all’interno della cappella della Beata Vergine delle Grazie («Un modo per consolidare la fede che papa Wojtyla aveva per la Madonna, sempre presente in ogni momento del suo pontificato» ha precisato monsignor Cristiano Bodo) è iniziato il primo momento di preghiera davanti alla reliquia di Giovanni Paolo II che potrà d’ora in poi essere “venerata” per sempre durante i normali orari d’apertura della chiesa.

 

Il reliquiario contenente alcune gocce di sangue del compianto Giovanni Paolo II: