In duomo la messa per papa Francesco. Mons. Arnolfo: «Preghiamo perché illumini le menti dei potenti della Terra»

Ieri sera, mercoleldì 23 aprile, in cattedrale mons. Marco Arnolfo, ha celebrato la messa “pro defuncto Pontifice” in suffragio a Papa Francesco. Il duomo era gremito di sacerdoti e fedeli. Alla presenza del sindaco Roberto Scheda, del presidente della Provincia Davide Gilardino e della autorità civili e militari. Una gigantografia del Santo Padre vicino all’ambone: «Lui ci ha sempre detto “Non dimenticatevi di pregare per me”. Oggi noi preghiamo per lui – ha detto l’arcivescovo di Vercelli durante la celebrazione – Che lui dal cielo non si dimentichi di noi». Mons. Arnolfo era visibilmente commosso: «Papa Francesco per me era come un papà. La sua presenza ha toccato la mia vita in modo diretto, trasformandola». Fu proprio Papa Bergoglio a nominare vescovo mons. Arnolfo nel 2014, quando era parroco ad Orbassano: «Avevo provato a dirgli no, perché mi sentivo inadeguato e impreparato, tuttavia non seppi resistere al suo sguardo e al suo abbraccio che mi rassicurarono e mi incoraggiarono a intraprendere con l’aiuto di Dio il nuovo ministero episcopale. Non mancava di farmi anche battute in dialetto per ricordare la nostra comune origine piemontese». Mons. Arnolfo nell’omelia ha anche parlato del carisma di Papa Francesco:« Lui sottolineava la parola “tutti”: tutti fratelli, figli di Dio. E tutti interconnessi nelle relazioni, che devono essere operose. Poi l’accoglienza e l’integrazione e il lavoro che consegna dignità. Papa Francesco ci ha richiamato al Vangelo: lo ringraziamo per averci detto di volerci bene, per averci insegnato a lodare Dio».
E al termine della celebrazione, prima della benedizione, mons. Arnolfo ha chiesto una grazia a papa Francesco: «Nel giorno del suo funerale, il Santo Padre guardi giù, in quella piazza in cui saranno presenti tutti i potenti della Terra. Papa Francesco li illumini: che si possano guardare negli occhi e stringere le mani, per trovare le intese per la pace. Che tacciano le armi, che si possa raggiungere nel mondo la pace, che papa Francesco tanto invocava».
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