In pieno svolgimento la settimana sociale dei cattolici a Torino

Venerdì le relazioni generali e l’intervento del presidente del consiglio Enrico Letta

AGD – Dopo il messaggio sul santo Padre con il richiamo, tra le altre cose,  al patto generazionale tra nonni e nipoti, e dopo la riflessione del Cardinal Bagnasco sull’importanza della distinzione dei sessi all’interno della coppia e dei ruoli dentro la famiglia e l’importanza stessa della famiglia come primo luogo di educazione alla fede, i partecipanti alla settimana sociale sono stati guidati nella mattinata  di venerdì nella riflessione su alcuni aspetti di analisi della situazione attuale della famiglia vista secondo la giurisprudenza costituzionale, la statistica demografica e una analisi sociologica.

La professoressa  Lorenza Violini , docente di diritto costituzionale,  illustrando i tre articoli della Costituzione italiana che trattano delle famiglia ha sottolineato come in altre costituzioni europee non vi sia traccia di tale argomento e quindi come i padri costituenti  avessero già colto un ruolo fondamentale della famiglia nella società Italiana. Ruolo che anche il premier Letta ha riconosciuto nel suo intervento all’assemblea parlando di “famiglia che ha attutito la crisi facendosi carico delle difficoltà e dei problemi”.Il principio del disegno costituzionale,secondo Violini, è quello della “famiglia come organismo con i suoi fini che si realizzano attraverso il rapporto tra coniugi con una uguaglianza morale e giuridica fondata sul patto di alleanza del matrimonio”.

Una famiglia corretta, secondo la sua esperienza di madre, è quella che aiuta i figli a capire chi sono, e che mentre cerca essa stessa la felicità, fornisce materiale e strumenti ai figli per ricercarne la risposta essendo dei cristiani felici, mentre da giurista la speranza della professoressa è che ci sia una educazione alla cultura costituzionale nella scuola senza perdere una pari dignità teologica che è presente nel testo della carta.

Il professor Blangiardo analizzando gli scenari demografici attuali e futuri della famiglia nello stato italiano ha sottolineato come vi sia un forte calo nel saldo naturale (calcolo tra nascite e morti) in Italia di circa 150mila unità (mascherato a 80000 grazie ad un aumento degli stranieri pari a 70000) e come la società italiana sia destinata a “diventare vecchia” cioè composta da qui a trenta-quaranta anni da più di un milione di over  novantacinquenni e da una società con una età media di 70 anni. La famiglia è stata in passato un volano per fare nel mondo il bene comune e un luogo di stabilità che ora si è perso.

La speranza del docente è che la famiglia recuperi quei valori che si sono affievoliti nel tempo e che torni ad aiutare i figli a risolvere i problemi anche attraverso l’insegnamento del senso di responsabilità e di sacrificio che le generazioni precedenti hanno vissuto e hanno ricevuto come esempio dai propri genitori. L’auspicio e la richiesta alle autorità che egli si sente di fare è che le coppie vengano messe nelle condizioni di poter avere il numero di figli che desiderano e non quelli che la condizione economica consente, e che possano nel momento del bisogno ricevere gli aiuti per assistere in famiglia gli anziani.

Ultimo intervento assembleare del mattino è stato quello del professor  Zamagni secondo cui “nel prossimo futuro l’istituzione della famiglia tornerà al centro dell’attenzione e del disegno politico e culturale” sia poiché al momento vi è già un passaggio dal welfare state, incentrato sull’individuo, al welfare society, con al centro la famiglia, sia  poiché il mondo degli imprenditori veri (non di quelli dediti solo al profitto) riscopre il valore dell’azienda familiare ascoltante le necessità dei propri dipendenti che saranno cosi più motivati al lavoro e ad eventuali sacrifici, sia perché la famiglia è generatore di felicità se questa è fondata su un rapporto che dai momenti conflittuali trae occasioni di crescita e di creazione di nuova armonia. Il matrimonio deve tornare, secondo  il professore, l’elemento di sostegno della famiglia, deve essere unione coniugale generante unità familiare, quel valore infinitamente grande e indissolubile ma anche altamente fragile che va aiutato a non sfaldarsi nelle attività quotidiane.

Da segnalare anche la visita e l’intervento del presidente del consiglio Enrico Letta che ha ribadito limpegno del governo sul fronte del lavoro e della riduzione della pressione fiscale come snodi fondamentali anche per le famiglie.