In Sant’Andrea il lungo addio di Vercelli a don Cesare Massa
C’erano tutti nella basilica di S. Andrea martedì mattina per i funerali di don Cesare Massa, rettore della chiesa di S. Michele e sacerdote tra i più conosciuti del clero diocesano. C’erano i confratelli, c’erano le autorità, c’erano i compagni di viaggio dei tanti gruppi, associazioni, realtà ecclesiali e civili che don Cesare, nella sua lunga vita, ha incrociato. C’erano soprattutto tante persone comuni riconoscenti per l’instancabile impegno profuso da don Cesare sia nel tessuto civile, sia in quello ecclesiale e certamente non solo entro i confini della città e della diocesi di Vercelli. Il momento più toccante di tutta la celebrazione è stato rappresentato dall’omelia affidata all’arcivescovo emerito padre Enrico Masseroni che, partendo proprio da uno scritto di don Cesare, ha esplorato i molteplici ambiti in cui il sacerdote ha potuto lasciare la sua traccia: un’esistenza lunga e piena che, a un certo punto, incontra la vocazione sacerdotale e che, infine, si traduce nel servizio alla comunità di S. Michele.
Al termine della messa, presieduta e introdotta dall’arcivescovo mons. Marco Arnolfo, molti gli interventi di ricordo e le testimonianze, tra cui quelli del sindaco Maura Forte, nel docente universitario e amico Maurizio Ambrosini, del presidente del Meic di Vercelli Anselmo Vittone e di mons. Luigi Bettazzi. Il card. Giuseppe Versaldi, oltre al suo personale saluto, ha portato anche quello del card. Tarcisio Bertone. Altri due i vescovi presenti: mons. Gianni Ambrosio e mons. Pier Giorgio Debernardi.
Sul Corriere eusebiano in edicola sabato due pagine dedicate al ricordo di don Cesare Massa