Giovane marocchino arrestato con 90 chili di hashish a Rondissone
Personale del Distaccamento Polizia Stradale di Chivasso unitamente a personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Vercelli e della Sottosezione Polizia Stradale di Novara Est, nella serata del 25 marzo, durante l’esecuzione di un posto di controllo, effettuato nell’ambito delle Direttive del Compartimento Polstrada di Torino in occasione delle festività pasquali, presso la Barriera Autostradale di Rondissone (TO) dell’Autostrada A4 To-Mi, sulla direttrice di marcia Torino-Milano, ha proceduto all’arresto del cittadino marocchino Adil Leili, 31 anni, residente in provincia di Como (CO) per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo Hashish). In particolare, durante il controllo stradale, il soggetto, visto l’imponente presenza di pattuglie, ferme a ridosso della barriera autostradale, cercava di evitare il controllo spostandosi dalla corsia destinata al ritiro biglietto, in quella riservata ai titolari di dispositivo Telepass. In tale contesto, attirava l’attenzione degli operatori che lo invitavano ad accostare all’interno dell’area di sosta posta nelle adiacenze della barriera. Qui, lo stesso, si presentava agli agenti particolarmente nervoso e appena sceso dall’auto, per consegnare i propri documenti, gli operanti percepiva provenire dall’interno dell’abitacolo un odore acre, simile a quello di alcune sostanze stupefacenti. A seguito del controllo del veicolo, si rinvenivano nel vano portabagagli, tre scatole contenenti 179 pacchetti di colore marrone, somiglianti alla sostanza stupefacente hashish. Immediatamente la persona veniva condotto presso gli Uffici del Distaccamento Polizia Stradale di Chivasso (TO) dove, le analisi di Polizia Scientifica confermavano che la sostanza stupefacente rinvenuta era del tipo hashish e contestualmente veniva quantificata nel peso di 90 chilogrammi. Accertamenti esperiti nell’immediatezza, hanno permesso di apprendere che, la sostanza stupefacente, era destinata a rifornire il mercato della Lombardia dove, tra l’altro, il corriere è risultato risiedere. Al termine delle incombenze di rito, Leili veniva arrestato e associato presso la Casa Circondariale di Ivrea (To) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.