A Vercelli celebrato il “Giorno della Memoria”: posate quattro “pietre d’inciampo”

Le prime tre pietre d'inciampo in memoria della famiglia Jona

Anche a Vercelli oggi si è celebrato il “Giorno della Memoria”.
In Sinagoga, alla presenza delle autorità, c’è stato un momento di riflessione per tenere viva la memoria storica della Shoah. Nel corso della cerimonia è stata depositata una corona d’alloro alla lapide dei deportati, con l’accompagnamento musicale a cura degli studenti del Liceo Musicale Lagrangia di Vercelli; c’è stata anche la lettura di una riflessione da parte dell’attrice Laura Berardi sui campi di concentramento e la lettura dei nomi dei deportati da parte degli studenti della Consulta provinciale.
Oltre alla tradizionale cerimonia commemorativa, quest’anno sono state posate quattro “pietre d’inciampo”, in memoria di quattro ebrei vercellesi deportati nei campi di concentramento. «Queste pietre non sono d’inciampo fisico, ma emotivo – ha detto il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro -. Un segno per non dimenticare». Le prime tre pietre d’inciampo” sono state posate in via Foa n. 58 in memoria della famiglia Jona, arrestata a Varallo nel maggio del 1944 e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. La figlia Enrichetta Jona venne successivamente mandata a lavorare al campo di concentramento di Terezin dove morì di stenti. Il padre Felice Jona e la madre Regina Segre furono assassinati ad Auschwitz.
La quarta “pietra d’inciampo” è stata posata in via Monte di Pietà n.1 in memoria dell’ing. Leblis. L’ing. Giuseppe Leblis venne arrestato a Mocchie (To) nel dicembre del 1943 e deportato ad Auschwitz. Il 6 febbraio 1944, al suo arrivo al campo di concentramento, fu subito giustiziato.