Borgo Vercelli: impiegata sottrae un milione e mezzo di euro dalle casse dell’azienda per cui lavorava
Una donna 28 enne, originaria di Galliate (No) ma residente a Novara insieme al proprio convivente di origine marocchina, era stata assunta nel 2016 come impiegata amministrativa da una cooperativa di Borgo Vercelli, che opera nel settore dei ricambi per auto, con una vasta clientela in diverse provincie della parte orientale del Piemonte. Nel mese di settembre 2020, quando si dovevano liquidare gli utili del mese ai soci, il presidente si è accorto che non c’erano fondi sufficienti a eseguire i relativi bonifici e, a seguito di una verifica di bilancio più approfondita, sono emersi ingentissimi ammanchi, quantificabili in circa 1.5 milioni di euro. Dalle indagini è emerso come la donna abbia spostato il denaro attraverso molteplici bonifici di importi consistenti ma “camuffati” tanto da sembrare operazioni contabili regolari, su un’altra società collegata con sede a Genova, per poi essere girati dalla stessa impiegata sul proprio conto personale e sul conto corrente di una ditta di Galliate (No) che vedeva però lei stessa come titolare.
Successivamente il denaro dalla ditta di Galliate, operante nel settore dell’idraulica e che aveva, tra l’altro, come dipendenti il padre ed il convivente marocchino, veniva trasferito sui vari conti correnti personali della donna, per poi essere spesi in svariati modi.
Dal mese di aprile, l’indagine è stata affidata ai militari del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Vercelli che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vercelli, con la collaborazione dell’Arma di Novara, stanno eseguendo laboriose indagini volte a recuperare il provento del reato, ricostruendo il flusso di denaro ed accertando come buona parte di esso sia già stato speso per l’acquisto di beni e di veicoli di lusso.
L’impiegata è stata licenziata ma la cooperativa, a causa dell’ingente furto, è stata messa in liquidazione ed i 10 dipendenti rimasti rischiano ora di rimanere senza lavoro.