Borgosesia: rubavano rame. Inseguiti, bloccati e arrestati due malviventi con precedenti specifici

La refurtiva stipata nel furgone

La notte scorsa, durante un servizio di perlustrazione i militari della stazione dei carabinieri di Borgosesia hanno notato un furgone bianco proveniente dalla periferia del comune, immettersi velocemente nella S.P. 72 verso la Valsessera.  Considerata la tipologia di veicolo, un Fiat Doblò, e l’ora notturna i militari procedevano a seguire il mezzo per alcuni chilometri, per poi procedere ad attivare i dispositivi luminosi e acustici e ad intimare l’alt al conducente. Incurante delle segnalazioni, il conduttore non arrestava la corsa, procedendo, a velocità sostenuta. La pattuglia, in costante contatto con la centrale operativa, raggiunte le condizioni di sicurezza, superava il Fiat Doblò in fuga e, sfruttando un restringimento della carreggiata, bloccava il mezzo. All’atto del primo controllo si svelava un quadro indiziario inequivocabile: i due uomini a bordo del mezzo erano privi di documenti ed indossavano abiti con tracce di fango e di sostanze oleose. All’interno del cassone erano stivati cavi di rame recisi, di ampia sezione ed in quantità pari ad alcuni quintali. Venivano successivamente rinvenuti utensili, guanti e lampade frontali, il tutto utilizzato per sezionare i cavi e asportarli dall’azienda che era stata oggetto della loro intrusione. 

Al momento delle prime spontanee dichiarazioni i due uomini, “candidamente” ammettevano ai carabinieri la propria responsabilità asserendo di «aver fatto una sciocchezza» e confermando la provenienza furtiva del materiale che trasportavano.  Individuata l’azienda dalla quale era stato asportato il prezioso metallo, cosiddetto “oro rosso” veniva localizzato e documentato con un’accurata ispezione dei luoghi, il punto esatto dal quale erano stati recisi i cavi con una smerigliatrice. 

Al termine degli accertamenti finalizzati all’identificazione, i due soggetti, censiti in banca dati con precedenti specifici, venivano arrestati in attesa del rito direttissimo durante il quale la misura precautelare è stata convalidata. 

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