Braccialetto elettronico e sorveglianza speciale per un detenuto che sta per essere scarcerato

Nella giornata di ieri, 10 settembre, il Tribunale di Torino – Sezione per le Misure di Prevenzione, ha accolto la proposta del Questore di Vercelli di applicare la misura di prevenzione personale della Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per due anni e se mesi a carico di un uomo di 49 anni residente nella provincia di Vercelli, attualmente recluso in un istituto di pena. Tale misura troverà pronta applicazione all’atto della scarcerazione.

La proposta del Questore è nata a seguito di un’attenta valutazione circa la pericolosità sociale qualificata del soggetto, già condannato per reati ricompresi nell’alveo della violenza domestica nonché altri delitti contro la persona.

Gravi le condotte tenute dall’uomo, consistite in maltrattamenti reiterati nel tempo nei confronti della ex compagna, con gravi episodi di minacce e molestie, commessi con particolare accanimento verso la vittima, anche durante lo stato di detenzione mediante l’invio di lettere minatorie. Nel provvedimento sono indicate alcune rigide prescrizioni cui il destinatario dovrà attenersi, quali il divieto di avvicinarsi alla persona offesa, l’obbligo di cercarsi un lavoro e di non frequentare soggetti pregiudicati.

Le condotte dell’uomo saranno monitorate durante il periodo di durata della misura, attraverso lo strumento del cosiddetto “braccialetto elettronico”. L’eventuale inosservanza delle prescrizioni imposte comporterà l’arresto da tre mesi ad un anno.

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