Case popolari: arrivano più di 85 milioni per il Piemonte. A Vercelli 3 interventi in 86 alloggi

Una fondamentale boccata d’ossigeno per l’edilizia residenziale pubblica piemontese, quella gestita e fortemente voluta dalla giunta regionale, dal presidente Alberto Cirio e dall’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino. E’ stata infatti approvata la graduatoria (dopo che la giunta regionale aveva dato il via libera a  criteri e i requisiti) per la selezione degli interventi da finanziare nell’ambito del Programma «Sicuro verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica». Si tratta di un programma di grande rilevanza in linea con il percorso centrato sull’efficientamento e ristrutturazione del patrimonio residenziale pubblico nel rispetto dei criteri di sicurezza e di tutela ambientale.

Finanziato a livello nazionale con risorse del PNC-Piano Nazionale Complementare del Pnrr per un importo complessivo di 2 miliardi di euro, il Programma vede assegnato al Piemonte il finanziamento di 85.427.077,28 euro. In particolare il programma di riqualificazione prevede la realizzazione di una serie di interventi, anche in forma congiunta, tra cui quelli diretti alla verifica e alla valutazione della sicurezza sismica e statica di edifici di edilizia residenziale pubblica e progetti di miglioramento o di adeguamento sismico; l’efficientamento energetico di alloggi o di edifici di edilizia residenziale pubblica e razionalizzazione degli spazi, compresi gli interventi di frazionamento e ridimensionamento; la riqualificazione degli spazi pubblici, valorizzazione delle aree verdi, operazioni di acquisto di immobili da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi. 

Con le sopracitate risorse, in tutta la Regione, si potranno sistemare 1914 alloggi per un totale complessivo di 184.361 metri quadrati complessivi.

L’obiettivo, come detto, è la sostenibilità ambientale e per far questo sono stati fissati paletti precisi e rigorosi: per concorrere a raggiungere l’obiettivo finale del Pnrr del conseguimento di un risparmio del 35 per cento del consumo medio ad alloggio oggetto di intervento, è richiesto un incremento minimo di 2 classi energetiche per ogni edificio o alloggio proposto a finanziamento, da dimostrare mediante Attestato di Prestazione Energetica ante e post intervento.

Nel dettaglio il totale finanziato al Piemonte Nord ammonta a 17.469.077,24 euro (di cui 10.408.647,68 per stabili Atc e 7.060.429,56 per alloggi comunali). Riguardo alle Province, per Biella sono previsti 3 interventi per 92 alloggi e una spesa di 3.643.647,99 euro, per Novara 5 interventi per 205 alloggi e una spesa di 7.400.388,93 euro, per il VCO 3 interventi per 46 alloggi e una spesa di 2.224.109,76 euro, mentre per Vercelli 3 interventi per 86 alloggi e una spesa di 4.200.930,56 euro.

Al Piemonte Centro andranno invece 47.547.523,82 (28.528.514,29 per l’Atc e 19.019.009,53 per i Comuni) che serviranno per 25 interventi nella Città Metropolitana di Torino utili a mettere a posto 1123 alloggi. Di questi, 747 alloggi insistono sulla città della Mole, con 4 interventi e una spesa di 28.325.514,29 euro.

Importante anche lo stanziamento per il Piemonte Sud, che ammonta a 20.410.476,22.  (di cui 12.246.285,73 per l’Atc e 8.164.190,49 per i Comuni). A livello provinciale, ad Asti sono stati assegnati 2.796.285,73 euro per 3 interventi relativi a 56 alloggi, ad Alessandria 12.583.000 euro destinati a 15 interventi e 267 alloggi, mentre la Provincia di Cuneo riceverà 5.450.000 che serviranno per ristrutturare 49 alloggi in tre interventi.

«Si tratta di un finanziamento fondamentale per dare quell’impulso decisivo all’edilizia residenziale pubblica piemontese – hanno spiegato il presidente della Regione, Alberto Cirio e  l’assessore regionale al Welfare, con delega alla Casa, Chiara CaucinoRingraziamo le Atc e i Comuni per la preziosa collaborazione dimostrata, che si tradurrà nella riqualificazione di migliaia di alloggi, rendendoli sempre più confortevoli e adatte alle necessità degli assegnatari. La casa, per questa giunta, è un diritto inalienabile e siamo convinti che solo con una collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, si possa arrivare a garantirlo davvero a chi ne ha bisogno e soprattutto diritto. Vogliamo che il 2022 sia davvero l’anno della casa».