Cirio commissario straordinario per il ponte di Romagnano Sesia

A dare l'annuncio il presidente della Provincia di Novara, Federico Binatti, e il consigliere delegato alla viabilità, Marzia Vincenzi

Il ponte di Romagnano Sesia crollato sabato 3 ottobre 2020

«Il fatto che il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sia stato nominato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, a commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia rappresenta una garanzia per il nostro territorio e il risultato che la Provincia di Novara ha da sempre auspicato».

C’è soddisfazione da parte del presidente Federico Binatti e del consigliere delegato alla viabilità Marzia Vicenzi «rispetto alla notizia giunta nelle ultime ore che segna un ulteriore passo lungo la strada tracciata il 18 ottobre durante la riunione che si è tenuta a Torino, insieme con lo stesso Governatore del Piemonte e l’assessore ai Lavori pubblici Marco Gabusi».

«I contatti stabiliti con il Ministro da parte del parlamentare Enrico Borghi hanno rafforzato una precisa richiesta rispetto a una necessità che, peraltro, era già emersa durante il sopralluogo sui luoghi dell’alluvione da parte della Regione e della Provincia il 5 ottobre, un richiesta che era stata immediatamente formulata al Ministero anche dal presidente Cirio e dall’assessore Gabusi al termine della riunione del 18 ottobre – commentano Binatti e Vincenzi – I passi mossi congiuntamente dal mondo istituzionale del Novarese e del Piemonte, che in queste settimane sono stati costantemente a contatto con i Comuni e con la popolazione dei luoghi colpiti dall’alluvione, hanno portato a un risultato che ci fa ben sperare per la rapidità dei tempi e per le modalità con le quali l’opera sarà realizzata. Oggi abbiamo prospettive molto chiare e garanzie sull’evoluzione dell’iter del ponte di Romagnano, intervento rispetto al quale in queste settimane abbiamo lavorato senza sosta, come anche per quello del ripristino del ponte della ferrovia, a favore delle imprese e della popolazione, per risolvere temporaneamente i problemi della viabilità. Possiamo dire che a vincere è stata davvero la forza del territorio novarese e del Piemonte».