Come cambia il rapporto scuola lavoro: un dibattito a Vercelli
L’avvio della sperimentazione del “sistema duale” e più in generale i provvedimenti varati da Governo e Regione Piemonte per incentivare l’alternanza scuola-lavoro e quindi accorciare le distanze tra mondo educativo e mondo dell’impresa: questi i temi affrontati nel corso di un’interessante serata organizzata, venerdì 22 aprile, nell’aula magna del seminario di Vercelli per iniziativa dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale, dell’Ucid e delle Acli.
A parlare davanti a una platea formata prevalentemente da addetti ai lavori (insegnanti, dirigenti scolastici, imprenditori e rappresentanti delle forze sociali) il sottosegretario al lavoro, Luigi Bobba, e l’assessore al lavoro e alla formazione professionale della Regione Piemonte, Gianna Pentenero. Rispondendo alle sollecitazioni del moderatore, il direttore del Corriere eusebiano Luca Sogno, Bobba ha iniziato l’incontro illustrando la filosofia dei principali provvedimenti governativi in materia: la riforma denominata “Buona Scuola” e i decreti attuativi del Jobs Act. In particolare il sottosegretario si è soffermato sulla sperimentazione del sistema duale che, a breve, partirà in 300 centri di formazione professionale selezionati con un bando ministeriale in tutta Italia.
In Piemonte le strutture formative interessate dalla sperimentazione saranno inizialmente 31 e Pentenero ha sottolineato come, nella nostra regione, esista un sistema strutturato nel settore della formazione professionale che certamente favorirà l’avvio del duale. Più complesso il discorso sull’alternanza scuola lavoro che, rivolgendosi a tutti gli alunni delle ultime classi delle superiori, svilupperà volumi di attività certamente assai rilevanti e quindi più difficili da gestire. Su questo punto da registrare l’intervento, nel breve dibattito seguito alle due relazioni, del dirigente dell’Ufficio scolastico, Antonio Catania, che ha rivolto a Bobba anche un appello per mettere mano agli organici ormai molto “assottigliati” degli ex provveditorati chiamati ad attuare la riforma.
La serata, aperta dall’introduzione della presidente provinciale Ucid, Adriana Sala, è stata chiusa dal presidente regionale della stessa associazione, Riccardo Ghidella, che ha rappresentato la posizione del mondo delle imprese di fronte ai mutamenti in atto nell’articolazione scuola-lavoro.