Controlli sulle officine auto: la Polstrada scopre irregolarità in due attività a Trino e Alice Castello

Negli ultimi mesi, personale della Sezione Polizia Stradale di Vercelli ha sottoposto a controllo ben 14 officine meccaniche. La Polizia Stradale, infatti, è deputata, oltre al controllo del parco mezzi circolante, anche alla verifica delle attività connesse alla riparazione dei veicoli, alla loro vendita e demolizione. Nel corso di tali controlli, gli operatori verificano che i lavori di manutenzione siano eseguiti a regola d’arte, in quanto in grado di incidere sulla sicurezza della circolazione stradale, e che la gestione dei rifiuti – che deriva dallo svolgimento di tali attività – sia eseguita a norma di legge.

Nell’ambito dei predetti controlli, sono emerse alcune irregolarità in capo a diverse aziende. 

Nello specifico, a Trino, in occasione di un controllo presso una carrozzeria, sono emerse irregolarità sulla gestione dei solventi utilizzati per la verniciatura delle autovetture in riparazione. I carrozzieri, che dispongono del forno per l’essicazione delle pitture, infatti, devono essere in possesso dell’autorizzazione ambientale rilasciata dalla Provincia. Detta autorizzazione prescrive degli adempimenti relativi al collaudo del forno e alla tenuta di un particolare registro che, trasmesso annualmente alla Provincia, elenca le quantità di solvente chimico utilizzato (e, quindi, rilasciato in atmosfera). Il mancato collaudo del forno e la mancata trasmissione del piano solventi ha comportato, pertanto, la comminazione di una pesante sanzione amministrativa a carico del gestore della carrozzeria.  

Altro controllo svolto nei confronti di un’azienda di Alice Castello – accreditata per il solo commercio di autovetture usate – ha consentito di appurare che la reale attività svolta dalla stessa fosse quella di autoriparatore. Infatti, all’arrivo del personale preposto al controllo, si è accertato che nella sede dell’azienda era presente una vera e propria officina meccanica completa di tutte le attrezzature. Pertanto, le autovetture che sono state rinvenute sui ponti sollevatori, in corso di riparazione, sono state inviate alla motorizzazione per eseguire una revisione straordinaria; tutte le attrezzature sono state invece sequestrate ai fini della confisca ed è stata inviata la segnalazione alla Camera di Commercio per i provvedimenti di competenza. Al contravventore è stata notificata una maxi sanzione di 5.164 euro.