Crisi Cerutti: la Bobst si aggiudica la gara e i curatori avviano il licenziamento di tutti i lavoratori. Il sindacato: «Incomprensibile»

Doppia svolta nella lunga vicenda della crisi del Gruppo Cerutti: nella serata di oggi, giovedì 1 luglio, da fonti sindacali si apprende che la Bobst, la grande multinazionale elvetica, si sarebbe aggiudicata la gara per acquisire quel che resta del glorioso marchio casale. Dunque Bobst avrebbe avuto la meglio sulla cordata italiana Rinascita che, tuttavia, ora potrà tentare un rilancio. Ma a questa notizia se ne aggiunge un’altra che desta grandissima preoccupazione: «I curatori fallimentari – dice il segretario Fiom Cgil Vercelli Valsesia, Ivan Terranova – hanno avviato la procedura di licenziamento collettivo di tutti i lavoratori del gruppo. A noi pare una scelta senza senso perché mette fuori dal perimetro aziendale tutta la forza lavoro rendendo assai difficile proseguire una trattativa seria con i futuri acquirenti. Ne discuteremo a breve in sede di esame congiunto in Regione, ma denunciamo sin d’ora una situazione insostenibile: già i lavoratori non hanno ancora visto un euro della cassa integrazione di aprile, maggio e giugno e ora si introduce questa ulteriore incognita. In più dal ministero attendiamo ancora oggi la convocazione di un tavolo di crisi…».