Da lunedì in Piemonte via al richiamo per i vaccinati con un siero non autorizzato da Ema e per gli immunizzati con J&J

Da lunedì 8 novembre le persone vaccinate all’estero con un vaccino non autorizzato da EMA potranno ricevere una dose di richiamo con vaccino a m-Rna (Pfizer o Moderna), a partire da 28 giorni e fino ad un massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario.

La Regione Piemonte, sulla base della circolare della Ministero della Salute, ha  informato oggi le Aziende sanitarie, fornendo le disposizioni operative.

Sulla base delle indicazioni ministeriali, dunque, i cittadini che si sono vaccinati all’estero e che attualmente si trovano in Piemonte potranno accedere direttamente all’hub vaccinale di loro riferimento (l’elenco è disponibile sul sito www.regione.piemonte.it), purchè in possesso della documentazione che attesti l’avvenuta vaccinazione.

La circolare precisa anche che, superato il termine massimo di 6 mesi dal completamento del ciclo primario con il vaccino non autorizzato da EMA, così come in caso di mancato completamento dello stesso, è possibile procedere con il ciclo vaccinale primario completo con vaccino a m-Rna.

Il completamento del ciclo vaccinale integrato consentirà ai cittadini interessati di ottenere il green pass.

VACCINATI CON JOHNSON&JOHNSON:DA LUNEDÌ 8 NOVEMBRE RICHIAMO  CON ACCESSO DIRETTO PER CHI HA FATTO IL VACCINO DA ALMENO 6 MESI

Sempre da lunedì 8 novembre è previsto l’accesso diretto presso gli hub vaccinali anche per i soggetti over 18 anni vaccinati con J&J. Coloro che hanno ricevuto la monodose da almeno 6 mesi potranno effettuare il richiamo con un vaccino a mRna (Pfizer o Moderna), sulla base delle indicazioni dell’autorità sanitaria nazionale.

Da lunedì 8 novembre, oltre all’accesso diretto, sarà possibile prenotarsi anche sul portale  www.ilPiemontetivaccina.it.

IN PIEMONTE L’86% DEI PAZIENTI COVID IN TERAPIA INTENSIVA NON È VACCINATO

Dai dati aggiornati ad oggi in Piemonte l’86% dei pazienti Covid che si trovano in questo momento ricoverati in terapia intensiva non è vaccinato. In particolare, dei 21 ricoveri attuali in terapia intensiva 18 riguardano pazienti non vaccinati (9 uomini e 9 donne), altri 3 sono invece pazienti vaccinati ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse (2 uomini e 1 donna).

Dei 206 ricoveri in terapia ordinaria i pazienti non vaccinati sono 102.