Dopo il terremoto in Giappone, nessun pericolo radioattivo rilevato in Piemonte

Riscontri effettuati dall’Arpa Piemonte attraverso 29 stazioni con rilevatori Geiger e una spettometria gamma sul particolato atmosferico

A seguito del catastrofico terremoto e successivo tsunami, alcune centrali nucleari giapponesi hanno subito una serie di danni che hanno determinato la fuoriuscita in ambiente esterno di sostanze radioattive. Nonostante la grande distanza del Giappone dall’Italia e il fatto che i rilasci, per quanto preoccupanti, non hanno finora assunto particolare rilevanza al di fuori dal territorio nipponico, è stato disposto dalle autorità tecniche competenti un aumentato livello di allerta dei nostri sistemi di monitoraggio. In questo quadro, Arpa Piemonte contribuisce al monitoraggio del territorio nazionale tramite una rete di monitoraggio della radiazione gamma in continuo, basata su 29 stazioni con rivelatori Geiger dislocate su tutto il territorio regionale, e una spettrometria gamma (giornaliera) sul particolato atmosferico.

 

L’analisi in spettrometria gamma del particolato atmosferico consente la determinazione della presenza di singoli radionuclidi artificiali, tra i quali sono stati evidenziati quelli più significativi per gli effetti prodotti da un incidente nucleare: Cesio 137 e Iodio 131. Entrambi questi radionuclidi sono risultati assenti nel particolato, in quanto le loro concentrazioni sono al di sotto della sensibilità strumentale.

 

Sia i dati rilevati dalla rete di sensori Geiger, sia quelli risultanti dalle analisi effettuate sul particolato atmosferico non hanno indicato, pertanto, la presenza di livelli anomali di radioattività sul territorio regionale. Nei prossimi giorni il monitoraggio proseguirà e verranno prodotti aggiornamenti sull’evolversi della situazione.