Gallo: «Nessun “giallo” per l’assunzione di un ematologo»

E sul caso Santagostino: «Non parlo per rispetto della Procura che ha in corso un’indagine penale che vede indagato il suddetto medico»

Il direttore generale dell’Asl, Federico Gallo, risponde. E’ lo fa con una nota dai toni molto duri. L’argomento del comunicato è legato all’ennesima polemica legata al “caso Santagostino”. O almeno questa è la lettura che ne hanno dato alcuni osservatori, tra cui il consigliere regionale Ronzani e i membri del comitato Santagostino.

«In riferimento agli articoli apparsi in questi giorni sui giornali relativamente all’adozione di una delibera per l’assunzione a tempo determinato di un ematologo – attacca Gallo – stante le “considerazioni circa una potenziale illegittimità o peggio spreco di risorse  e di incapacità gestionale”, ritengo doveroso ed indispensabile, precisare che l’atto è stato reso necessario a seguito dell’assenza per maternità di un dirigente medico operante presso la struttura di Oncoematologia, (che ricordo rientra nell’area oncologica dell’Azienda) che avrebbe pertanto compromesso la continuità assistenziale.

Quindi, respingo fermamente illazioni e congetture (in tal senso rassicuro il consigliere regionale Ronzani, il quale con una semplice verifica avrebbe facilmente “chiarito l’arcano”!) circa la supposta sostituzione con questo contratto del Dr. Santagostino, che per la cronaca, continua ad effettuare in Ospedale le reperibilità notturne e quelle festive, ruotando a turno con gli altri dirigenti medici presenti nei reparti di Oncologia ed Oncoematologia non soggetti a limitazioni.

Ancora una volta ho agito solo con l’intento di mantenere operativi i servizi ai cittadini.

Ho fatto ricorso a questa modalità, le delibere sono pubbliche e presenti tutte sul sito aziendale come contratti libero professionali, proprio per venire incontro anche ad altre esigenze e/o carenze in alcuni reparti dei due Presidi Ospedalieri dell’ASL che ho l’onore di dirigere da maggio 2012.

Ricordo che il contratto libero-professionale appartiene alla cosiddetta categoria dei “contratti atipici” previsti nel programma operativo regionale quale possibile ed alternativo strumento di acquisizione delle risorse umane, cui si ricorre proprio per garantire la continuità dei servizi in caso di carenze temporanee di organico (come ad esempio sono le maternità o un infortunio)».

In conclusione la “stoccata” più velenosa: «Da ultimo sulla vicenda del Dr. Santagostino, continuo a rimanere in rigoroso silenzio, nonostante da più parti e ripetutamente mi si chiede “verità”, in quanto ho troppo rispetto per i ruoli e le  istituzioni che sono coinvolte, in primis la Procura della Repubblica di Vercelli, che ha in corso un’indagine penale che vede indagato il suddetto medico».