Guida in stato d’ebbrezza e tentato furto: due denunce e un arresto

I carabinieri in azione a Borgosesia e a Ghislarengo. Continuano i controlli sul territorio

Valsesia: denunciate due persone alla guida sotto l’effetto dell’alcol.

Proseguono i controlli alla circolazione stradale in un piano mirato per il contrasto ai reati legati alla guida in stato d’ebbrezza. Negli ultimi giorni sono state controllate diverse auto e sottoposti all’alcol test i conducenti dei veicoli.

Tali controlli interessano tutta la provincia, grazie al coordinamento fra comandi e stazioni, e sono finalizzati a garantire la massima sicurezza e reprimere l’uso di alcool alla guida. Nel corso delle attività, effettuate in Borgosesia dai militari della Radiomobile, sono state deferite per guida in stato di ebbrezza 2 persone: il 27 gennaio, i militari hanno deferito A.G., 22enne valsesiano, il quale, sottoposto a controllo con l’etilometro alle 4 del mattino mentre era alla guida della propria auto, è risultato positivo al test con esito di 1,68 g/l.. La patente di guida è stata immediatamente ritirata e l’auto è stata sottoposta a sequestro amministrativo; il 29 gennaio gli operanti hanno deferito in stato di libertà la 41enne A.V., valsesiana, la quale sottoposta a controllo etilometrico alle 3,30 circa, mentre era alla guida della propria auto, è risultata risultava positiva al test con esito di 1,10 g/l.. Anche in questo caso è stata ritirata la patente di guida.

Ghislarengo: 31enne sottoposto alla detenzione domiciliare per tentato furto aggravato.

I militari della Stazione Carabinieri di Arborio hanno arrestato S.W., 31enne, residente in Ghislarengo, gravato da vicende penali per reati contro il patrimonio e la persona, in ottemperanza ad un ordine di esecuzione di misura coercitiva emesso dal tribunale di sorveglianza di Venezia, dovendo espiare la pena di 1 mese e 10 giorni in regime di detenzione domiciliare, perché responsabile di concorso in tentato furto aggravato e porto di oggetti atti ad offendere, commessi in provincia di Venezia nel luglio 2015. L’arrestato, a conclusione delle formalità di rito, è stato ricondotto presso la propria abitazione e sottoposto al regime della detenzione domiciliare.