I ristoratori vercellesi protestano davanti alla Prefettura

La delegazione di Ascom e Fipe è stata poi ricevuta dal Prefetto Francesco Garsia

Alcuni dei ristoratori presenti al presidio

Più di cento ristoratori questa mattina (giovedì 18 dicembre) si sono riversati in via San Cristoforo, davanti alla prefettura, per un presidio sull’annunciata serrata di fine anno. Se il mese scorso erano scesi in piazza Cavour in maniera silenziosa, oggi invece si sono fatti sentire, alla presenza anche dei rappresentanti di Ascom e della Fipe (la Federazione dei pubblici esercizi). Con cartelli in mano, scandendo le parole “rispetto” e “dignità” hanno espresso tutte le loro preoccupazioni, in vista del futuro. «Questo Governo con noi non si sta comportando bene – ha detto Tony Bisceglia, presidente dell’Ascom- Non ce ne facciamo nulla delle mancette: occorrono aiuti concreti». Anche Jose Saggia, ristoratore vercellese e presidente Fipe ha detto: «Questo è un segnale di protesta educato, ma siamo molto arrabbiati. Chiediamo rispetto. Siamo in mezzo ad una strada: eravamo e siamo disposti a collaborare. Il Governo invece gioca con la lotteria degli scontrini, con i monopattini e i banchi con le rotelle. Il nostro settore è alla deriva: servono ristori effettivi, reali. Non ci serve l’elemosina. Se è necessario chiudere bar e ristoranti per tutelare la salute, lo faremo, ma sul nostro tavolo il Governo deve mettere risorse vere. Quel poco che ci è stato dato, l’abbiamo già restituito, pagando le tasse, che non sono state cancellate». Hanno parlato anche Alfonso Buonocore e Alvise Racioppi, ristoratori vercellesi.
La delegazione di Ascom e Fipe è stata poi ricevuta dal Prefetto Francesco Garsia.