Il mondo della musica e della scuola piange la morte di Matilde Rosetta

Tanti i ricordi e gli attestati da parte di ex allievi e colleghi dell’insegnante in pensione

La scorsa primavera aveva sconfitto il covid, a stroncare Matilde Rosetta una caduta accidentale all’interno della Rsa dov’era ospite da tempo. La corsa al pronto soccorso e la morte dopo alcune ore. Aveva 82 anni. Sono in tanti a piangere Matilde Rosetta: il mondo della scuola, della musica e della parrocchia di San Salvatore dove per anni oltre a suonare dirigeva la cantoria ed era una delle catechiste. Per i suoi ragazzi, però, Matilde Rosetta resterà sempre la professoressa gentile e competente in grado di far amare la musica. Una passione che Matilde Rosetta aveva nel sangue, essendo figlia di Giuseppe Rosetta il più celebre compositore vercellese (o meglio di Villata) del ‘900. Pur essendo un’apprezzata pianista, Matilde Rosetta aveva dedicato buona parte della propria vita all’insegnamento: prima educazione musicale alla media Avogadro, quindi alla Scuola Vallotti canto corale, solfeggio e pianoforte. Molti suoi allievi sono diventati professionisti come il trombettista Francesco Ciglione: «Ogni musicista vercellese, da adesso si sentirà più solo: Matilde è stata un punto di riferimento fondamentale non soltanto a livello musicale, ma una mano tesa nel momento del bisogno. Un angelo custode». Commosso anche il ricordo di Laura Mancini, chitarrista e collega: «Matilde non amava la ribalta, per questo si è sempre messa al servizio degli altri, nella musica come nella vita. Ha cresciuto intere generazioni nell’amore per la musica con accoglienza e autorevolezza». Molti in queste ore gli attestati di stima dei suoi tanti allievi: in tutti c’è l’affetto per una professoressa che ha lasciato un’impronta nel cuore di chi l’ha conosciuta. Matilde Rosetta lascia il fratello Vittorio, pianista e direttore di coro, cugine e due nipoti.