Il Piemonte con il fiato sospeso per la caduta del satellite “Uars” della Nasa

Il presidente Roberto Cota ha dichiarato ai giornalisti: «No agli allarmismi. Ma i piemontesi si tengano informati nelle prossime ore». Rischio nella notte tra venerdì 23 e sabato 24. Ecco le precauzioni della Protezione Civile

«Innanzitutto non bisogna allarmare inutilmente la popolazione, non c’è alcuna esigenza di evacuazione, esiste un potenziale minimo rischio di impatto in una zona che potrebbe essere vicina al nostro territorio. Rischio modestissimo che potrebbe anche venir meno oggi mattina (venerdì 23 settembre). Invito i piemontesi ad informarsi nelle prossime ore della situazione, perché man mano che ci si avvicina all’orario dell’impatto con l’atmosfera del satellite si può essere più precisi sulle zone che potrebbero essere coinvolte dall’evento». Queste le parole con cui il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, ha parlato ieri sera, giovedì 22 settembre, ai piemontesi attraverso i notiziari televisivi in merito al rischio di impatto in Piemonte del satellite dimesso “Uars” della Nasa.

 

«Il nostro servizio di protezione civile per tutta la giornata di venerdì 23 – precisa l’assessore regionale alla Protezione Roberto Ravello aprirà la propria centrale operativa, perché potrebbe essere necessario prendere delle eventuali precauzioni, come non sostare in luoghi aperti».

 

Gli uffici regionali di Protezione Civile rendono noto che il satellite Uars dimesso, di proprietà della Nasa, rientrerà negli strati più densi dell’atmosfera entro le prossime 36 ore. Il frammento più massiccio, di alluminio, avrà una massa di 158 Kg. Complessivamente sono previsti 26 frammenti. Le finestre d’interesse per l’Italia sono al momento comprese tra le 21:25 e le 22:03 di venerdì 23 settembre e tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre coinvolgendo potenzialmente le regioni del Nord Italia, tra cui il Piemonte. Al momento i suggerimenti che vengono dati alla popolazione sono, nelle finestre temporali di caduta previste, di evitare i luoghi aperti, i piani alti degli edifici e di porsi sotto le architravi o nelle zone ad angolo delle proprie case e non al centro dei solai.

 

Allo stato delle simulazioni la probabilità che un frammento colpisca il nostro Paese è dello 0.9%. Al fine di fornire la tempestiva informazione e di predisporre gli eventuali interventi di assistenza alla popolazione la Regione Piemonte attiverà la propria sala operativa nelle fascie temporali di caduta prevista.